PERUGIA - Andrea Cernicchi, assessore alla cultura del Comune di Perugia, è stato eletto oggi presidente dell’ Associazione delle Città d’arte e di cultura italiane, che comprende trentaquattro città di quasi tutte le regioni: tra le altre, Torino, Roma, Firenze, Siena, Napoli, Roma, Venezia, Ravenna, Genova, Palermo. Per l’ Umbria, oltre a Perugia, aderisce anche Assisi. In pratica, la più importante rete a livello nazione e punto di riferimento a livello internazionale.

Cernicchi subentra a Fiorenzo Alfieri, per 10 anni assessore alla cultura di Torino.
Vice presidenti sono il sindaco di Ragusa, Nello Di pasquale (confermato) e Andrea Arcari, assessore di Brescia. E’ stato istituito l’Ufficio di presidenza in cui sono stati eletti, Stefano Boeri e Dino Gasperini, assessori rispettivamente di Milano e di Roma.

“Noi della Associazione delle Città d’Arte e Cultura – ha detto il nuovo presidente - riteniamo di poter contribuire ad una nuova stagione di politiche pubbliche che muovano dalla consapevolezza che le nostre città rappresentano un vantaggio competitivo dell’Italia. Nel quadro internazionale sono sempre più le città a competere e a sviluppare una economia legata alla conoscenza, alla creatività. Anche per questo abbiamo presentato una proposta di legge per la valorizzazione delle città d’arte e ci auguriamo che Governo e Parlamento facciano la loro parte. Le città d’arte hanno oggi davanti una grande sfida: coniugare la tradizione umanistica, nella quale sono nate e si sono sviluppate, con la rivoluzione tecnologica. Nelle prossime settimane apriremo tavoli di confronto con imprese e istituzioni perché, pur in un quadro di ristrettezze e di difficoltà, non si perdano di vista le buone occasioni che si presentano per il nostro Paese”.

Secondo uno studio dell’Istituto Tagliacarte la filiera economica dei beni e delle attività culturali è composta da 900.000 imprese che sviluppano 167 miliardi di fatturato, danno lavoro a 3,8 milioni di persone, contribuiscono per il 12,7% al PIL e rappresentano il 15,4% dell’occupazione totale. Molte di queste attività sono svolte proprie nelle città d’arte.

In questa logica, CIDAC lavora a progetti che facciano conoscere l’entità ed il valore del patrimonio storico-artistico delle città associate, e si pone come spazio comune di confronto e approfondimento e delle tematiche condivise. Partecipa, tra l’ altro, con alcune città e istituzioni universitarie europee, al progetto “Le Piazze: un patrimonio dell’Europa”. Inoltre, in collaborazione con il GAI (Giovani Artisti Italiani), organizza dal 2002 “Gemini Muse”, iniziativa che dal 2004 ha una rilevanza europea.

L'intervento del sindaco Boccali

“L’elezione di Andrea Cernicchi a presidente del CIDAC, carica prestigiosa perché l’ Associazione rappresenta l’elite delle città d’arte italiane, è prima di tutto il premio per il lavoro di una persona che si è spesa con entusiasmo e competenza al servizio della promozione della città e della sua vita culturale. Poi, rappresenta un motivo di soddisfazione perché significa che a livello nazionale è forte e consolidata l’ immagine di Perugia. Ci riconoscono la qualità delle nostre attività nel campo della cultura, e la coerenza di aver posto con convinzione la cultura come elemento fondante dello sviluppo, che noi traduciamo concretamente nel nostro progetto di candidatura a capitale europea della cultura 2019.

La presidenza del CIDAC non è una carica onorifica, è un passo in avanti verso l’ idea di città proiettata in una dimensione europea, ma attraverso una crescita di qualità. Questa notizia, il giorno dopo la presentazione del cartellone dell’ anteprima del nuovo Perugia international film festival, ormai imminente, e della trasferta di Umbria Jazz al festival di Barcellona, i primi giorni di novembre, deve far ancora più piacere alla città”. 

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