PERUGIA - È stata siglata nella giornata di oggi, lunedì 8 gennaio, la pre-intesa sul passaggio del personale delle Province verso Arpal Umbria, l'Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro. Un accordo che - spiegano in una nota i sindacati firmatari, Fp Cgil, Fp Cils e Uil Fpl - valorizza e tutela il personale a tempo indeterminato e precario.             

Questa pre-intesa che arriva, sottolineano i sindacati, ”dopo lunghi mesi di mobiltazione del personale attraverso sit-in e manifestazioni, portando anche le scrivanie in strada, dopo scioperi con altissima adesione e con il forte sostegno delle lavoratrici e lavoratori coinvolti (187 gli interessati tra Provincia di Perugia e quella di Terni), insieme alla solidarietà dei lavoratori dei settori privati, in primis quella operanti in azienda in crisi e ristrutturazione. L’accordo, spiegano ancora i sindacati, "contiene primi apprezzabili risultati, in linea con la piattaforma elaborata da Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl dell’Umbria, insieme alle rappresentanze sindacali unitarie e condivisa dalle confederazioni regionali di Cgil, Cisl e Uil”. Tra questi ci sono tempi e percorsi per la costituzione dell'Arpal, tutele per il personale trasferito all'agenzia, percorso di stabilizzazione per i 47 "precari storici" entro e non oltre il 30 settembre 2018, incremento dell'orario di part-time a partire dalle sedi del territorio per proseguire poi su Perugia.                                          

Ora si dovra passare all'adozione da parte della giunta regionale della pre-intesa e ai successivi passaggi in commissione e in consiglio regionale sulla legge del Lavoro in Umbria. Nel frattempo, si svolgeranno le assemblee dei lavoratori. “La lotta, la mobilitazione, il prezioso lavoro delle delegate e dei delegati sindacali, l'alta partecipazione agli scioperi nazionali e regionali hanno permesso di raggiungere un risultato di grande valore - commentano Fabrizio Fratini (Fp Cgil), Ubaldo Pascolini (Fp Cisl) e Marco Cotone (Fpl Uil) - finora, infatti, solo in Emilia Romagna e in Umbria si sono sottoscritte intese sulla materia del riordino dei centri per l'impiego”. 

 

 

 

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