Centrale Gualdo Cattaneo: Dottorini e Brutti (Idv): congeliamo il progetto Enel
PERUGIA - Il progetto di riconversione della centrale Enel di Ponte di Ferro, nel comune di Gualdo Cattaneo, ''non e' sostenibile'' per i consiglieri regionali dell'Italia dei valori, Oliviero Dottorini e Paolo Brutti, che hanno tenuto una conferenza stampa stamani, subito dopo il question time in aula, per criticare le scelte operate dall'esecutivo regionale su questo specifico versante, orientate - secondo l'Idv - ad accogliere la proposta dell'Enel di riattivare al 100 per cento la produzione di energia nella centrale, alimentata per il dieci per cento del totale da lignina, combustibile che si ottiene dalla canna comune, e per il restante 90 dal carbone.
Un progetto che ''va congelato - secondo Dottorini e Brutti - e che deve essere discusso con l'assessore all'ambiente, insieme al complesso delle politiche regionali per l'energia''.
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche i cittadini del Comitato ambiente di Gualdo Cattaneo. Per la centrale in questione - e' stato ribadito - si prevede ancora l'utilizzo del carbone, con il solo 10 per cento di lignina, che non viene coltivata sul territorio umbro e sarebbe comunque insufficiente per alimentare la centrale, con la conseguenza che si dovrebbe utilizzare il carbone per il 90 per cento circa della produzione energetica: ''E' una parziale, quasi risibile riconversione del 10 per cento di una centrale che puo' produrre fino a 150 Megawatt di energia, fermo restando che si tratta - ha ricordato Dottorini - di uno degli impianti piu' arretrati d'Italia, l'unico nell'entroterra, che costringe per l'approvvigionamento del carbone a un giro di mezzi che parte dall'Indonesia per arrivare a Trieste e quindi al porto di Ancona, da dove viene trasportato su rotaia fino a Foligno e, successivamente, sui camion fino al territorio di Gualdo Cattaneo''.
''A questo punto - ha aggiunto Brutti - e' necessario congelare il progetto dell'Enel e discutere seriamente con l'assessore Rometti di questo progetto e anche del complesso delle politiche energetiche della Regione. Green economy significa sostituire la produzione di energia su base fossile o combustione con produzioni che provengono da sole, vento e terra''.
Tra i problemi - riferisce un comunicato della Regione - segnalati dai cittadini del Comitato ambiente Gualdo Cattaneo, il forte inquinamento acustico dovuto al rumore della centrale. Hanno anche ricordato che l'unico controllo ambientale eseguito, un bio-monitoraggio del 2006 commissionato dal ministero per l'Ambiente, aveva dato come esito la ''non buona qualita' dell'aria''. Gli stessi cittadini stanno valutando con un pool di legali la possibilita' di ricorrere ad una ''class action'' per i danni subiti ed hanno annunciato una manifestazione nel prossimo settembre. Secondo loro il carbone ''non deve essere bruciato in una valle dove si produce un olio d'oliva di grande qualita' e uno dei migliori vini del mondo, il sagrantino''.
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