Centrale Bastardo/ Dottorini (Idv): socialisti arretrati su energia e ambiente
PERUGIA - “La protervia con cui il socialista Massimo Buconi, (consigliere regionale del Psi) sostiene il parere favorevole al rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale (Aia) per il rilancio della centrale di Gualdo Cattaneo non ci lascia minimamente stupiti e riflette l’arretratezza di certe posizioni in campo ambientale ed energetico. Mentre il mondo va avanti e gradualmente gli stati abbandonano forme di energia antiquate come il carbone e il nucleare, in Umbria si concede ad Enel l'opportunità di rilanciare quello che tutti ormai considerano un reperto di archeologia industriale ed energetica”.
Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dell’Italia dei Valori in Consiglio regionale commenta le dichiarazioni del consigliere Buconi e annuncia la presentazione di un’interrogazione urgente alla Giunta per conoscere i progetti ed i documenti relativi all’autorizzazione concessa senza alcun coinvolgimento della popolazione e del Consiglio regionale.
“Sono anni – aggiunge Dottorini - che chiediamo trasparenza in merito alla vicenda della centrale di Gualdo Cattaneo. Le nostre interrogazioni sui carbonili scoperti attendono ancora una risposta, così come non ha trovato applicazione l'indagine epidemiologica prevista dalla mozione approvata dal Consiglio regionale dell'ottobre 2007, tesa a verificare la diffusione di malattie e patologie correlate alla combustione del materiale utilizzato per la produzione di energia. È arrivato il momento che la Giunta ci spieghi chiaramente di quale ammodernamento si parla e soprattutto con quale rischio per la salute dei cittadini. Pertanto è opportuno che l'assessore tiri fuori dal cassetto i progetti relativi a una centrale che già il ministro Calderoli nel 2009 dichiarò come 'altamente inquinante', rimarcandone la necessità di dismissione”.
“Ci dispiace dare una brutta notizia ai socialisti, con Buconi in testa – prosegue Dottorini -, ma c’è un solo modo per mettere mano a quell'impianto: trasformarlo nella più grande centrale di energia da fonti rinnovabili della nostra regione. La green economy si realizza con scelte politiche coraggiose e lungimiranti, non mettendo un po di 'verde' attorno alla centrale che servirebbe solo a nascondere ulteriormente una vergogna ambientale ed economica. Tantomeno si può intervenire applicando un fantomatico ‘progetto sull’energia del Partito socialista’ del quale nessuno ha avuto modo di dimostrare l’efficacia né tantomeno l’adattamento alle esigenze umbre – conclude Dottorini - Sarebbe un fatto davvero grave se la Giunta basasse le proprie politiche energetiche sulle volontà di una forza politica”.
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