PERUGIA – Nella seduta odierna dell'Assemblea legislativa, sessione dedicata al Question time, il consigliere regionale, Carla Casciari (Pd) ha chiesto alla Giunta di  “intraprendere azioni per evitare eventuali e future sovrapposizioni di manifestazioni importanti quali Umbria Jazz, il Festival del Due Mondi ed altri, al fine di favorire lo sviluppo ed il potenziamento del turismo in Umbria”.

Nell'illustrazione dell'atto, Casciari ha rilevato che “la Regione Umbria, oggi più che mai, ha bisogno di rilanciare il turismo: il terremoto che ha recentemente colpito il nostro territorio, seppur circoscritto alla zona della Valnerina, ha fatto crollare il numero delle presenze in tutta la regione. La necessità di sostenere il turismo è urgente e molto sentita dagli operatori del settore, in forte sofferenza. Sebbene il cartellone di Umbria Jazz e quello del Festival dei Due Mondi siano rivolti ad un pubblico diverso, la sovrapposizione di manifestazioni di questo spessore andrebbe evitata. In Umbria, soprattutto nei mesi estivi, vengono programmate 'piccole' manifestazioni che comunque presentano un cartellone interessante con artisti anche di richiamo nazionale”. 

In risposta l'Assessore Cecchini ha detto che “si tratta di un problema che si ripropone tutti gli anni, anche per il fatto che i festival si svolgono negli stessi periodi. Il Festival di Spoleto dura 16 giorni e Umbria Jazz dieci, e di solito c’è una sovrapposizione. Negli anni si è verificata una concomitanza nel 2015, solo tre giorni nel 2016 e nel 2017 ha visto concludersi entrambi i festival il giorno 16. Questo anche per il fatto che il terremoto nell’area che comprende anche Spoleto ha messo nelle condizioni di richiedere più tempo a disposizione per garantire l’incolumità e la sicurezza.  A volte, poi,  le date sono frutto anche della disponibilità di grandi artisti che hanno il 'potere' di modificare i calendari”. 

“Questo – ha sostenuto Cecchini - è un po’ quanto accaduto a Spoleto con il maestro Muti. La sovrapposizione non riguarda Umbria Jazz, che ha mantenuto, come sempre, il periodo di riferimento. Come Regione cerchiamo di sensibilizzare gli organizzatori perché si tenga conto di un’offerta culturale disponibile per tutti, rendendola più accessibile. Tuttavia, da un punto di vista turistico, è da verificare il fatto che la concomitanza porti realmente negatività, dato che  nel periodo in questione  l’Umbria ha una maggiore potenza, una forza comunicativa a livello nazionale ed europeo, che porta valore aggiunto”.

Per l’assessore le due manifestazioni sono state comunque positive, “molto bene il Festival di Spoleto che aveva un grande cartellone. Per Umbria Jazz va tenuto conto di una stagione che non aveva  grandi star come gli anni passati. La Regione garantisce la piena disponibilità affinché i due festival tengano conto dei requisiti necessari per la non sovrapposizione ”.

Nella replica, Casciari, ha detto di notare con piacere la “sensibilità della Giunta su questo tema. La completa sovrapposizione è dannosa perché crea comunque affollamenti”. 

 

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