Cave/Smacchi (Pd): insieme Regione-associazioni categoria per fronteggiare crisi
![](http://umbrialeft.it/files/imagecache/grande/cava.jpg)
il 2011 fa registrare un calo dell’attività che potrebbe attestarsi “fino al 35 per cento che, per un comparto già provato da un quadriennio con il segno meno costante su tutti gli indicatori, potrebbe significare l’approssimarsi del collasso”.
PERUGIA – Il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd) analizza la situazione relativa alle attività estrattive con le stime più aggiornate sul settore: “L'anno 2011 è stato difficilissimo per il settore estrattivo in Umbria – sottolinea Smacchi – con un calo dell’attività che potrebbe attestarsi fino al 35 per cento che, per un comparto già provato da un quadriennio con il segno meno costante su tutti gli indicatori, potrebbe significare l’approssimarsi del collasso, con relative ricadute negative sul terreno dell’occupazione e dei risvolti economici”.
“Infatti – spiega – nel 2011 in Umbria le quantità estratte sono state pari a 4 milioni 519mila 352 metri cubi, per un volume d’affari da attività estrattiva con prezzi di produzione pari a 3milioni 220mila 529 euro e con prezzi di vendita pari a 6milioni 838mila 737 euro (fonte Rapporto annuale cave nazionale).
“Stante l’entità di tali numeri – continua - ritengo necessaria una sede di confronto istituzionale che con le associazioni di categoria al fine di condividere un quadro d’insieme più rispondente alla attuale fase di forte crisi. Ad oggi infatti la materia è regolata dalla legge regionale ‘2/2000’ e dai successivi regolamenti regionali ‘3/2005’ (Direttive della Giunta regionale sulle modalità di pagamento) e ‘8/2008’ (regolamento attuativo dell’articolo 12 della medesima legge)”.
“Alla luce dell’attuale quadro normativo di riferimento – informa Smacchi -, si stanno studiando modifiche del regolamento ‘8/2008’, soprattutto per quanto riguarda il pagamento dei contributi (articolo 3). In particolare si sta ragionando sulla possibile introduzione di un unico acconto, pari al 50 per cento, da versare ad ottobre e la posticipazione del saldo al mese di marzo dell’anno successivo inoltre, potrebbe essere prevista la possibilità del pagamento rateizzato per chi non fosse in regola, senza sospensiva dell’attività (sospensiva che decorrerebbe comunque in caso di mancato pagamento delle rate). Il tutto – conclude - dovrà essere affrontato in un quadro di rispetto delle prerogative tecnico -ambientali previste dalle normative vigenti, in quanto nella nostra Regione attualmente insistono ben 103 cave attive e 77 dismesse, numeri anche questi che vanno letti ed approfonditi molto attentamente”.
![Condividi](/sites/all/modules/addtoany/images/share_save_171_16.png)
Recent comments
12 years 2 weeks ago
12 years 2 weeks ago
12 years 2 weeks ago
12 years 2 weeks ago
12 years 2 weeks ago
12 years 2 weeks ago
12 years 2 weeks ago
12 years 2 weeks ago
12 years 2 weeks ago
12 years 2 weeks ago