Le Norme per la disciplina dell’attività di cava e per il riuso di materiali provenienti da demolizioni ed in particolare il Regolamento Regionale n° 8 del 22 ottobre 2008 “Disposizioni di attuazione dell’art. 12, comma 10 della L.R. n° 2 del 3 gennaio 2000 concernente i tempi e le modalità di versamento del contributo per la tutela dell’ambiente” sono l’oggetto di una interrogazione urgente del Consigliere provinciale del Pd Massimiliano Capitani. “Nell’art. 3 di questo Regolamento, alla voce, “Pagamento del contributo” – afferma Capitani nel documento - è previsto che il titolare dell’autorizzazione o della concessione alla coltivazione di cava provvede al versamento del contributo dovuto alla Provincia territorialmente competente, mediante pagamento in tre rate così suddivise; le prime due rate, di pari importo, costituiscono l’acconto, pari al SETTANTA per cento del dovuto, calcolato sulla base del volume estratto nell’ANNO PRECEDENTE.

La prima rata è versata entro la scadenza del 30 giugno e la seconda rata entro il 30 ottobre dell’anno di riferimento dell’annualità; la terza rata di saldo del contributo, pari al rimanente trenta per cento, è versata entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello di riferimento. Con il persistere della crisi economica e la conseguente drastica riduzione della domanda da parte del mercato dei materiali estrattivi, si ha come prima conseguenza l’abbattimento quasi totale delle quantità da estrarre. Quindi i cavatori con il I ed il II acconto da versare entro il 30 giugno ed entro il 30 ottobre dell’anno di riferimento dell’annualità di fatto verseranno una somma tale che rischia non solo di coprire tutto il materiale da scavare in un anno ma di andare addirittura a credito”. Per questa serie di considerazioni l’esponente spoletino del PD chiede alla Giunta e al Presidente di sapere se “l’Ente Provincia intende richiedere alla Regione dell’Umbria un provvedimento eccezionale vista la straordinarietà della crisi economica-finanziaria che attanaglia il settore estrattivo, che consenta di rimodulare il sistema dei contributi di cui all’oggetto”.

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