Domenica 11 ottobre diamo voce a chi non ha pace. Vieni anche tu alla Catena Umana da Perugia ad Assisi!

Una manifestazione sicura per aiutare chi vive nell’insicurezza
Comunicato stampa:

Domenica 11 ottobre diamo voce a chi
non ha pace, né aiuti, né cure!

VIENI ANCHE TU
 

Domenica 11 ottobre formeremo, da Perugia ad Assisi, una Catena Umana per la pace e la fraternità. Una catena di donne e uomini che vogliono e credono nella pace e perciò sono disponibili a fare un grande sforzo anche di fronte alle difficoltà legate al coronavirus.

Dobbiamo impedire che a pagare il conto di questa nuova emergenza siano sempre i soliti. Dobbiamo esigere che le cure e il vaccino siano garantiti a tutti e tutte.

Domenica 11 ottobre diciamo insieme che è tempo di fare pace e di prenderci cura gli uni degli altri e tutti assieme della terra in cui viviamo.

Domenica 11 ottobre diciamo forte e chiaro che tra la vita e le bombe noi scegliamo la vita. Che i nostri soldi devono essere spesi per garantire la salute, l’educazione, il lavoro e un ambiente sano a tutte e tutti. Non più per la guerra e per le armi.

Domenica 11 ottobre diciamo insieme a Papa Francesco che dobbiamo costruire una nuova economia “che fa vivere e non uccide, include e non esclude, umanizza e non disumanizza, si prende cura del creato e non lo depreda”. Un’economia della cura, di pace e fraternità, fondata sulla giustizia, il disarmo e la sostenibilità, che assicuri un futuro a tutti.

Domenica 11 ottobre diciamo insieme a Papa Francesco che dobbiamo investire sull’educazione e costruire un nuovo patto educativo globale per dare ai giovani la consapevolezza e la capacità di affrontare da protagonisti le sfide aperte e "costruire un mondo non dico migliore. ma almeno un po' meno schifoso".

Per dare voce!

Domenica 11 ottobre dobbiamo unire le nostre voci per far sentire quelle dei più deboli e vulnerabili, dei nostri anziani, di chi sta lottando contro le malattie, di chi sta perdendo i propri cari senza poter essere loro vicino, di chi è solo, senza lavoro, senza protezione, di chi si trova in difficoltà economiche, di chi si sente smarrito, di quella vasta umanità sofferente che implora la nostra attenzione e il nostro aiuto, di chi non ha né mascherine, né disinfettanti, di chi è privato di qualunque cura.

Domenica 11 ottobre vogliamo dare voce ai bambini e alle bambine, alle donne, agli uomini, alle persone con disabilità torturate dal morso della fame e dalle malattie, abbandonati sotto le bombe e l’occupazione militare, nelle mani di dittatori, sfruttatori, carnefici senza coscienza e senza pietà. A tutte le persone che sono in fuga dalle guerre, dall’oppressione, dalla fame e dai cambiamenti climatici, a tutti gli esclusi e gli impoveriti da un’economia che continua a uccidere e distruggere. A tutti i difensori dei diritti umani e ai giornalisti che sono minacciati, perseguitati, torturati e ammazzati per il loro impegno civile, dentro e fuori il nostro paese.

Per ringraziare!

Sarà un nuovo modo per ringraziare chi sta facendo la propria parte per cambiare le cose che non vanno, dentro e fuori le istituzioni, nel piccolo e nel grande, chi si sta prendendo cura dei malati e dei bisognosi senza distinzioni e disuguaglianze, della nostra salute e della nostra sicurezza, chi lavora mettendo a rischio la propria vita, chi deve prendere le decisioni più difficili.

Lo dobbiamo fare!

Il coronavirus ci impedisce di fare tante cose ma non ci impedisce di unire le nostre voci per rispondere alla domanda di cure, di pace e di giustizia che viene da tante persone, dentro e fuori il nostro paese.

Il coronavirus è un problema che si aggiunge a tutti gli altri che abbiamo trascurato in decenni di incuria e individualismo, competizione, devastazione e indifferenza. Il cambiamento climatico, la distruzione dei beni comuni e la devastazione ambientale, l’aumento vertiginoso delle disuguaglianze, delle discriminazioni e dell’illegalità, la moltiplicazione del numero di persone costrette a migrare, la crescita della disoccupazione femminile e maschile, le vecchie e nuove povertà, le guerre senza fine, la nuova corsa agli armamenti, l’incessante competizione selvaggia, l’attacco alla partecipazione civile, alla democrazia e alle istituzioni democratiche,...

Per questo ti chiediamo di partecipare, domenica 11 ottobre, alla Catena Umana per la pace e la fraternità che faremo da Perugia ad Assisi.

La tua partecipazione, oggi è più importante che mai!

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