«Un bilancio di grande difficoltà per un Comune che ha una debole economia di manifattura, una agricoltura troppo tradizionale, un settore turistico con grandi potenzialità ma poco organizzato, scarsa offerta commerciale e l’incidenza di costi derivanti da una forte rete di servizi che altre città non hanno o solo in parte come piscina, cinema, scuola di musica, asili nido, l’unica scuola elementare a tempo pieno del Trasimeno, ecc. Siamo consapevoli delle difficoltà di molte persone e di tante imprese e garantiamo un grande impegno per non fermare tutto abbandonando la nostra comunità alla crisi, guardando al diffuso bisogno di lavoro e investendo sul futuro». Il Sindaco di Castiglione del Lago Sergio Batino presenta con queste parole il Bilancio di previsione 2012.

«Dobbiamo essere consapevoli che tagli ed ancora tagli si sono abbattuti sulla finanza dei comuni, che sono il primo riferimento dei cittadini quello a cui ci si rivolge per la manutenzione del territorio, per l’erogazione dei servizi, per le difficoltà economiche, perché si rischia il posto di lavoro, per qualsiasi problema dalle difficoltà con i vicini ai rapporti con il sistema delle istituzioni. Non solo tagli per oltre un milione di euro ad un comune come Castiglione del Lago ma ci si chiede di diventare gli esattori per la riscossione di tasse governative che colpiscono anche i più deboli dei cittadini. Diciamo questo per chiarezza per consentire ad ognuno di assumersi le proprie responsabilità e per difendere il ruolo dei comuni italiani, primo baluardo della democrazia.

Le scelte da fare devono essere chiare, forti ed eque e soprattutto deve continuare il lavoro di contenimento e controllo della spesa pure nelle grandissime rigidità del bilancio di un Ente pubblico:
- Difesa dei servizi sociali con un incremento della spesa per compensare i tagli subiti con un impegno aggiuntivo di più del 60%.
- Nessun aumento di tariffe per i servizi a domanda individuale (mensa, asilo nido, trasporti) relativamente alle dichiarazioni fino a 18.000 euro di ISEE, che indicativamente possono essere considerati pari ad un reddito di circa 35.000, mentre per i redditi superiori è prevista un indicizzazione del 5% con l’obbiettivo che chi può copra il costo reale del servizio.
- Nessun aumento delle tariffe per la nettezza urbana pure in presenza di più costi per il completamento della raccolta differenziata.
- Ampliamento della fascia di esenzione dell’addizionale Irpef da 8.000 a 10.000 euro di reddito che comporterà l’esonero dal pagamento di circa 500 ulteriori cittadini sopratutto tra i pensionati al minimo.
- Creazione di un ulteriore fondo di solidarietà finanziato per il comune con la devoluzione del 5% delle indennità.
- Difesa della rete di servizi sociali e culturali costruiti negli anni pure in presenza di razionalizzazioni e contenimento dei costi come pure le iniziative di animazione e promozione realizzate con ulteriori diminuzioni di costo di oltre il 50% e che ormai incidono per meno di 100.000 euro.
- Contenimento dei costi di funzionamento e dei costi per il personale provvedendo al minimo delle sostituzioni dei pensionamenti.
- Mantenimento del livello qualitativo delle attività di manutenzione del territorio sia delle strade comunali che degli edifici scolastici, come pure dei cimiteri.

Per la nuova IMU il governo ha fatto delle previsioni che tutti i comuni italiani ritengono sbagliate ma su quella base ha operato tagli ai trasferimenti dello stato che porterebbero inevitabilmente ad un buco nel bilancio degli stessi comuni costringendoli di fatto ad un innalzamento delle aliquote come sta avvenendo in tutt’Italia pure in presenza di margini di errore che potranno essere verificati solo a settembre con l’approvazione degli equilibri di bilancio. Castiglione del Lago, volendo mantenere il livello dei servizi e di qualità territoriale, ha optato quindi per una previsione che tuteli innanzi tutto la prima casa fissando l’aliquota al 0,51 per cento che comporterà per i cittadini un costo mediamente inferiore alla precedente ICI e per la seconda casa e gli altri immobili una aliquota del 1,02 per cento senza arrivare al massimo previsto cosa che molti comuni stanno già determinando. I terreni agricoli e gli immobili agricoli (comprese le strutture agrituristiche) sono stati esentati nei comuni montani e parzialmente montani categoria in cui assurdamente è stato inserito il nostro comune che non percepisce nessuno dei vantaggi previsti per questa area. Né è stato possibile inserire per questo anno nel bilancio i proventi derivanti dalla tassa di soggiorno in quanto la Regione Umbria non ha completato il riconoscimento dei comuni turistici.

In questo contesto sembrerebbe a prima vista sbagliato e impossibile parlare di investimenti ma (la Germania lo dimostra e vale anche per l’Italia) se non si rilancia nei momenti di crisi non si esce dalle difficoltà e Castiglione del Lago deve, per non perdere tutte le risorse, cofinanziare il Piano Urbano Complesso approvato nel 2009 dalla Regione. Deve sviluppare i progetti di qualificazione del territorio anche se in misura ridotta rispetto alle previsioni di legislatura: asfalti strade bianche, cimiteri, impianti fotovoltaici e deve mettere in moto i progetti per il proprio sviluppo ed il sostegno all’occupazione previsti per l’area dell’ex aeroporto. È così prevista l’acquisizione di nuovi mutui il cui rimborso decorrerà dal 2014 a cui si prevede di fare fronte da un lato con la diminuzione del costo degli affitti di circa 100.000 euro da quella data e l’alienazione degli immobili non destinati ad attività istituzionali mentre è allo studio la possibilità di equiparare il regime di concessione delle vecchie cappelle gentilizie dei cimiteri a quello dei loculi con un possibile nuovo introito per le casse comunali oltre ad essere una misura di assoluta equità.

Altri investimenti come quello previsto per l’area comunale su cui insiste il cantiere saranno invece messi a bando per canalizzare su Castiglione del Lago investimenti privati con un meccanismo sempre più diffuso in tutto il mondo occidentale come accadrà da qui alla fine della legislatura con altri progetti che solo con la definizione del nuovo Piano Regolatore Generale, la cui adozione è prevista a fine giugno, potranno trovare concretezza.

Un bilancio consapevole delle difficoltà di molte persone come di tante imprese ma che prevede un grande impegno per non fermare tutto abbandonando la nostra comunità alla crisi, anzi un bilancio che guarda al diffuso bisogno di lavoro ed investe sul futuro».
 

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