(AKR) - CASTIGLIONE DEL LAGO - «Il turismo al Trasimeno tiene e, pur con qualche problema, rimane la principale risorsa del territorio. Ma noi meritiamo maggiore attenzione dalla politica regionale, nazionale e comunitaria. Noi vogliamo risposte chiare da Provincia e Regione soprattutto sullo "scandalo della viabilità" e sulle manutenzioni delle sponde, la pulizia di fossi e canali e l'elaborazione di un programma pluriennale di dragaggi. Il territorio è determinato e unito nell'affrontare con forza i problemi legati allo sviluppo e su questi problemi intende attivare un confronto serrato e permanente con le istituzioni regionali e nazionali». Le parole di Sergio Batino, sindaco di Castiglione del Lago e coordinatore del sistema turistico del Trasimeno, sono le stesse che, quasi in coro, ha ripetuto Augusto Raiconi, presidente URAT (Associazione fra gli operatori turistici del Trasimeno).

Questa mattina a Palazzo della Corgna di Castiglione del Lago è stato presentato il documento "Turismo e sviluppo sostenibile nel Trasimeno", piattaforma di riferimento per il turismo, che vuole stimolare la Regione Umbria nel lavoro di programmazione dei contributi dell'Unione Europea previsti nei PSR 2014-2020. Alla conferenza stampa sono intervenuti Fiorello Primi, presidente nazionale dei Borghi più Belli d'Italia, Milena Mezzetti, responsabile del Servizio Turistico Territoriale e Giorgio Bacioccola, presidente di zona della Confesercenti e vicepresidente dell'Urat. Un documento che si basa su quanto detto durante i "Forum sul Trasimeno" organizzati dall'Urat nello scorso ottobre e ai quali parteciparono sindaci, amministratori provinciali e regionali, imprenditori e sindacati.

«Nel territorio del Trasimeno - ha dichiarato Milena Mezzetti, responsabile del Servizio Turistico Territoriale - la presenza media dei turisti è di 6,6 giorni mentre in altri territori umbri è di 1/2 giorni e questo è già un dato molto positivo che, se crescesse anche di uno o due punti, avrebbe una ricaduta economica molto rilevante».

Per il presidente Urat Augusto Raiconi è basilare la stabilizzazione del livello del lago: «Questo significherebbe qualità dell'ambiente, soddisfazione dei turisti, nuovo interesse dei tour operator italiani ed internazionali, possibilità di attrarre nuovi investitori con ulteriore aumento della qualità dell'offerta. Per far ciò non servono grossi interventi: per Montedoglio basta dar corso agli accordi Umbria-Toscana del 2009 e dopo 5 anni non si capisce perché la presidente Marini e l'assessore Rometti non procedano su quella base».

Altro capitolo per Raiconi è la diga del Chiascio: «In base alle recenti dichiarazioni dell'assessore Cecchini nel 2017 dovremmo avere l'acqua del Chiascio fino a Montemelino, a pochissimi chilometri dal lago. Perché non si realizza subito un collegamento che porti l'acqua in esubero nel Trasimeno?».

Buone notizie sul fronte infrastrutturale le ha portate il sindaco Sergio Batino: «Proprio ieri a Palazzo Donini con l’assessore regionale alle politiche agricole Fernanda Cecchini abbiamo annunciato che entro l'estate del 2015 il territorio del lago Trasimeno sarà collegato al resto dell’Umbria da percorsi ciclabili per valorizzare l'offerta turistica. Il progetto prevede il completamento dell’anello ciclabile del lago Trasimeno, nel comune di Castiglione del Lago, fra il canale dell’Anguillara e l’abitato del capoluogo, un tratto di circa 7 chilometri interamente su area demaniale. Sono poi in fase di ultimazione i progetti per il completamento del percorso ciclabile lungo il Tevere e per il ‘braccio’ di collegamento tra quest’ultimo e l’anello del Trasimeno all'altezza di San Savino.

 

Poi, come da me richiesto - ha continuato Batino -, l'assessore Cecchini si è impegnata ad utilizzare le economie nella realizzazione dei progetti per il ripristino dei tratti che necessitano di manutenzione. L’intero anello di 58 chilometri del percorso ciclabile sarà completato e sarà una delle vie di collegamento con il resto della Regione, da percorrere in bicicletta o a piedi. Un’opera importante per un comprensorio che fa perno su paesaggio e ambiente, per una fruibilità attraverso lo sport all’aria aperta, per farsi conoscere e attrarre sempre più turisti italiani ed internazionali».

 

Batino ha quindi avanzato una proposta: realizzare un ulteriore collegamento fra Umbria e la Toscana, unendo l’anello del Trasimeno al "Sentiero della Bonifica" toscano, dal canale dell’Anguillara, verso il torrente Tresa, fino a ricongiungersi al sentiero vicino a Chiusi, con la possibilità di utilizzare anche il treno e aumentando quindi la fruibilità del percorso».

 

Ma ecco in sintesi lo schema delle azioni proposte da Urat e comuni del Trasimeno alla Regione: creazione di una riserva di fondi comunitari per il Trasimeno «ora - ha detto Batino - proprio all'inizio della programmazione 2014-2020»; istituzione di un progetto per il riconoscimento UNESCO dell’area Trasimeno; opere di manutenzione e ripulitura delle sponde del lago, dragaggi e stabilizzazione del livello delle acque del Lago; manutenzione e ultimazione dei lavori per il completamento della pista ciclabile; creazione di un “brand Trasimeno” e commercializzazione dello stesso attraverso accordi con tour operators dell’incoming per la produzione e vendita di pacchetti turistici includenti il “Prodotto Trasimeno” nel suo insieme; qualificazione delle imprese esistenti e organizzazione di corsi di aggiornamento professionale degli operatori turistici e del personale pubblico preposto a tale attività; valorizzazione dell’orticultura, delle produzioni tipiche del territorio e commercializzazione dei prodotti stessi; condivisione e compartecipazione al progetto “Trasimeno Winebar” che potrebbe rappresentare un’occasione di sviluppo non solo per il settore vitivinicolo, ma appunto di tutte le eccellenze gastronomiche del territorio (non escluso l’artigianato); creazione di attività ludico-culturali legate al territorio attraverso la valorizzazione dei percorsi museali già esistenti; supporto all'organizzazione delle manifestazioni sportive, soprattutto nei periodi marzo-aprile e settembre-ottobre, ricalcando il modello della Strasimeno. (AKR)

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