CASTIGLIONE DEL LAGO – (AKR) - Grande soddisfazione da parte degli organizzatori di Altroccioccolato 2011 per l'esito della manifestazione dedicata al commercio equo e solidale che si è tenuta ll 15 e 16 ottobre a Castiglione del Lago, promossa dall'Associazione Umbria EquoSolidale in collaborazione con CTM Altromercato e ospite per il secondo anno consecutivo nella cittadina lacustre, dopo otto edizioni nella città di Gubbio.

«La manifestazione, ricca di eventi, di momenti di dibattito, di iniziative con le scuole e di sensibilizzazione - commenta l'assessore alle Politiche sociali del Comune di Castiglione del Lago, Alessio Meloni – quest'anno ha espresso il suo potenziale. La risposta del territorio è stata ottima, sia da parte delle associazioni che degli operatori commerciali, parte attiva nello svolgimento del programma e per i quali è doveroso un ringraziamento da parte dell'amministrazione comunale. Altrocioccolato - spiega Meloni – porta un messaggio solidale e di speranza per i popoli meno fortunati di noi e promuove pratiche legate a un consumo coscienzioso e critico. Il concetto trasmesso dalla manifestazione è che può esistere un mercato più giusto, rispettoso delle vite dei contadini del sud del mondo e che preservi l'ambiente e quindi che sappia distribuire le risorse in maniera più equa. Questa – precisa l'assessore – non vuole essere da parte dell'amministrazione comunale una posizione netta contro il libero mercato mondiale, ma riteniamo che i diritti di ciascuno e il rispetto verso l'ambiente vengano prima dei profitti».

In coerenza con i principi promossi da Altrocioccolato, l'amministrazione comunale di Castiglione del Lago ha deciso di agire concretamente nle proprio territorio: «Come buona pratica – afferma Meloni – abbiamo inserito tra i requisiti previsti nella gara di appalto per la gestione delle mense scolastiche del nostro comune, l'utilizzo in parte di prodotti provenienti dal commercio equo e solidale. La nostra è un'iniziativa politica a sostegno dei produttori dei Paesi del sud del mondo, che avvicina il produttore al consumatore e soprattutto che contribuisce a offrire la possibilità di poter vivere nella popria terra e di fare crescere in maniera dignitosa i propri figli».

Lusinghieri i numeri registrati dalla manifestazione: «La prima cosa che tutti hanno notato, in primo luogo gli abitanti di Castiglione del Lago,- afferma il coordinatore di Altroccioccolato, Marco Casodi - è stato il fiume di gente che ha invaso il centro della cittadina domenica scorsa. Dati alla mano, sulla base degli incassi degli oltre 100 espositori e, soprattutto, del numero di scontrini emessi, non abbiamo difficoltà ad affermare che, nei tre giorni, la manifestazione è stata visitata da circa 30.000 persone».

Dato confermato, secondo Casodi, anche dalle dichiarazioni dei ristoratori del centro storico, che sabato e domenica hanno lavorato a pieno regime, dai riscontri del gestore del servizio navetta, che domenica ha viaggiato per 6 ore sempre a pieno carico. Ventotto i pullman di turisti provenienti da tutta Italia, registrati dalla polizia municipale. «Ma ciò che più ci riempie d’orgoglio – fa sapere il coordinatore della manifestazione - è la forte partecipazione registrata agli incontri politico-culturali. Dopo alcuni anni di riflusso, evidentemente qualcosa si sta muovendo e centinaia di persone hanno affollato le sale di Palazzo Corgna in cui si discuteva di Commercio Equo e Solidale, di progetti di cooperazione internazionale, di riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, di riappropriazione dei beni comuni, di farmaci, etica e profitti».

Chiusi i battenti dell'edizione 2011, Altrocioccolato tornerà a Castiglione del Lago nel 2012 fortemente voluta dall'amministrazione comunale castiglionese, ha spiegato il sindaco Sergio Batino in sede di presentazione della manifestazione, «per appoggiare concretamente l'idea di una possibilità di produzione che bypassi i meccanismi economici attualmente in crisi, in un momento in cui c'è bisogno anche per i nostri prodotti umbri di accentuare il rapporto tra produttore e consumatore; e farci portatori , come istituzioni, del messaggio di giustizia e solidarietà insito nel Fair Trade».  

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