Con un comunicato la Giunta comunale di Castiglione del Lago interviene sulle polemiche degli ultimi giorni sulle questioni inerenti gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, fotovoltaico e biogas in particolare. «Fin dal suo insediamento, questa maggioranza ha operato ed inciso sensibilmente su questa materia, in prima istanza disciplinando con il Prg l’assetto del territorio anche in relazione alla collocazione di impianti fotovoltaici cosiddetti a terra, con previsione di “ambiti solari” meno esposti dal punto di vista paesaggistico. Con successiva delibera di Consiglio comunale, poi, si erano indicate alla Regione, che le ha interamente recepite, ulteriori aree non idonee rispetto a quelle individuate dalla Regione stessa per la realizzazione di impianti a biogas e simili, aggiungendo il vincolo dell’altitudine che non dovrà superare i 330 metri sul livello del mare, a tutela evidentemente dei nostri crinali. In seguito, quindi, nell’ottobre del 2011, si è approvato il nuovo regolamento di igiene, poi aggiornato lo scorso dicembre.

Tale complesso normativo, così come rivisto in senso sempre più restrittivo, prevede disposizioni particolarmente stringenti in tema di approvvigionamento di biomasse e reflui zootecnici necessari per il funzionamento degli impianti in questione e, soprattutto, che non si possano realizzare impianti di potenza superiore a 500 kwp, con tetto massimo di 2 mw nell’intero territorio comunale. Siamo stati probabilmente l’unico comune umbro, o comunque tra i pochissimi, ad aver disciplinato organicamente la materia in questione, in ottica riduttiva rispetto alla normativa regionale, a tutela di paesaggio e popolazione e privilegiando la filosofia dei piccoli impianti a servizio delle aziende agricole.

Non esistono né possono esistere, quindi, pregiudizi di sorta o posizioni preconcette, ma solo il rigoroso rispetto della legge. Con la stessa cura con cui si è affrontata questa delicata tematica ed altre analoghe pratiche sin qui, esamineremo ogni futura pratica inerente gli impianti in oggetto e valuteremo anche la struttura di cui si è richiesta la collocazione in località Le Coste. Rispetto alle problematiche sollevate su tale impianto, occorre, comunque, segnalare che ad oggi è stata solo presentata un’istanza per ottenere il permesso alla realizzazione, incompleta e quindi respinta. I proponenti hanno dunque optato perché si proceda all’istruttoria in sede di Conferenza dei Servizi istituzionale. Massimo sarà, pertanto, il coinvolgimento di cittadinanza, comitati (già tempestivamente informati) ed enti preposti, nella suddetta Conferenza dei Servizi, ad esprimere il proprio parere.

Ci domandiamo soltanto se altrettanto facciano o abbiano fatto altre Amministrazioni di territori limitrofi, che con particolare ed ingiustificata arroganza rivolgono strali al nostro indirizzo ai quali non replichiamo solo per serietà e per il contenimento dei toni che si impone anche per rispetto della cittadinanza».

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