di bnc

C.CASTELLO  - Il crescente mercato del sesso a pagamento in appartamento dell'Alto Tevere ha subito uno scacco importante da parte del Commissariamento di Polizia di Città di Castello che, dopo mesi di indagine, ha individuato quattro alcove nel centro storico gestiste da una donna straniera che è stata denunciata a piede libero. 

L'operazione nasce dopo l'individuazione su siti internet di annunci nazionali (ma con pagine riservate all'Umbria) di proposte di sesso esplicito, con tanto di particolari, che riconducevano ad appartamenti situati nel centro storico. Dopo telefonate spia e monitoraggi, è scattata l'operazione che ha portato ai sigilli per le alcove e l'individuazione di quattro prostitute ed un transessuale. Le prestazioni oscillavano dai 70 ai 200 euro, parte dei quali andavano all'organizzatrice del giro che aveva il compito di variare le ragazze una volta al mese.

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