CITTA' DI CASTELLO - “Per non penalizzare uno dei pochi comparti in crescita dell’intero sistema economico italiano e regionale, dobbiamo reintrodurre nel Quinto Conto Energia gli incentivi ed estenderli a progetti riconducibili al pubblico e alle coperture in amianto” questa la posi-zione espressa dall’assessore all’Ambiente della Regione Umbria Silvano Rometti e i rappresentanti delle aziende Sunerg ed EnerBtech di Città di Castello, durante un incontro al quale erano presenti il sindaco Luciano Bacchetta e l’assessore tifernate alle Politiche ambientali Luca Secondi. In particolare Rometti ha sottolineato che “La Regione Umbria ha impresso una forte accelerazione verso quelle politiche che si inne-stano e implementano la green economy ma il Quinto Conto Energia rischia di vanificare l’impegno, se non saranno confermati gli incentivi, sia pure modulati sulla base degli obiettivi regionali, e se il regime degli impianti di potenza inferiore ai 12kW non sarà applicato anche a progetti il cui soggetto titolare sia l’ente pubblico, a coperture di edifici di proprietà pubblica e agli impianti in sostituzione delle coperture in amianto. In sede di Conferenza Stato-Regioni sosterremo le giuste ragioni di misure che tengono insieme l’opportunità di aumentare nel mix energetico l’approvvigionamento da fonti rinnovabili e la tutela di un comparto che impiega, solo a Città di Castello, tra diretto ed indotto, circa trecento persone”.

“Il settore fotovoltaico sta mostrando enormi capacità di sviluppo pur in una congiuntura generale poco dinamica” ha dichiarato il sindaco Luciano Bacchetta “È quindi necessario mantenere gli incentivi per evitare la torsione di un sistema strategico rispetto all’idea di sviluppo che l’Amministrazione comunale intende perseguire. Il testo del nuovo Conto Energia, qualora non siano introdotte modifiche sostanziali per mantenere gli incentivi, l’accesso e la tutela della produzione nazionale, avrà un impatto molto negativo, minando una vocazione emergente del territorio e insieme il tentativo di una strada ecosostenibile alla ripresa. L’attuale crisi economica ci ha insegnato che l’economia deve camminare da sola in un mercato senza rete, superando logiche pro-tezioniste o premialità a cascata. Tuttavia questo processo deve essere graduale e operare una distinzione sulla base delle potenzialità dei comparti e dei benefici che, non solo a livello di prodotto interno lordo, apporteranno al sistema italiano in termini di risparmio energetico, salvaguardia ambientale e creazione di posti di lavoro”.
 

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