PERUGIA - ''Il 21,9 per cento dei giovani italiani ed europei e' fuori dal circuito dell'istruzione, del lavoro e della formazione. In questo contesto i progetti internazionali assumono una duplice importanza perche', oltre ad un percorso didattico significativo, rappresentano un'esperienza e un percorso di vita utile per la crescita dei ragazzi''.
Lo ha detto stamani la vicepresidente della Regione Umbria con delega all'Istruzione, Carla Casciari, ricevendo nella sede della Giunta una delegazione europea composta da 18 docenti e 20 alunni provenienti da 5 diverse scuole superiori della Gran Bretagna, Austria, Olanda, Irlanda, Spagna. Si fermeranno in Umbria fino al 6 febbraio, su invito dell'Itis ''Giordano Bruno'' di Perugia, loro partner nel progetto Comenius, iniziativa europea, della durata di due, sul tema della chimica e organizzata nell'ambito dell'anno internazionale della chimica che si celebra nel 2011.

''La nostra Regione sta promuovendo con le scuole quattro programmi europei - ha detto Casciari - L'Umbria in questo settore e' ancora indietro rispetto alla media italiana, ma siamo impegnati a incentivare le scuole in questo impegno. La sfida per i nostri ragazzi - ha aggiunto - non e' solo un modo diverso di apprendere, ma un input ad aprirsi a nuove culture e nuove tecnologie, un modo, anche questo, che contribuira' a farli diventare adulti consapevoli''.

Ai presenti e' stata distribuita una pubblicazione dal titolo ''Atomi & farfalle'', che racconta la storia di Franco Rasetti, lo scienziato umbro che ha interrotto gli studi sulla bomba atomica per abbracciare la cultura della non violenza che, ''per l'Umbria e' una parola d'ordine''.
 

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