CASCIA - “L'assemblea di giovedì sera, organizzata dai comitati contrari al Gasdotto Snam, ha ottenuto un primo, significativo risultato: il sindaco di Cascia, Gino Emili, ha sposato le tesi degli organizzatori, rettificando l'iniziale posizione favorevole”.

Trapela soddisfazione dalle parole di Cristina Lalli, coordinatrice dell'Italia dei Valori di Cascia, tra le organizzatrici della manifestazione tenutasi nella Sala del Consiglio della città di Santa Rita. Alla presenza del sindaco Emili, di Paolo Brutti, responsabile nazionale del Dipartimento Ambiente per l'Idv, nonché segretario regionale, e del suo collega di partito e capogruppo in Provincia, Franco Granocchia, si è convenuto sulla inadeguatezza di un'opera dall'elevato impatto ambientale.

Non ha senso infliggere a buona parte dell'Appennino (compreso quello umbro) uno squarcio largo trenta metri che si avventura in zone altamente sismiche, in alcuni casi ricalcando perfino le faglie del sisma aquilano (laddove sono stati registrati squarci di oltre 80 centimetri). Se a questo, poi, si aggiunge la minore richiesta di gas e l'inesistente ritorno economico derivato da un'opera che si avvale di manodopera e macchinari altamente specializzati, quindi estranei al tessuto locale, al termine della riunione è stato unanime il giudizio negativo sul Gasdotto Snam.

“Una battaglia, tuttavia, ancora lunga da combattere e difficile da vincere, considerata la potenza economica della controparte - ammonisce la Lalli -, e che dovrà essere combattuta dall'intera Valnerina”.

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