La manifestazione verrà inaugurata alle 12, ma già dalla mattina stand di tipicità aperti - Sabato 29 ottobre alle 15 ai giardini ‘Magrelli’ nell’ambito della Mostra mercato dello zafferano

(AVInews) – Cascia, 27 ott. – Nell’ambito della 21esima Mostra mercato dello zafferano, la città di Cascia ospiterà l’antropologo di fama internazionale Mario Polia, insignito nel 2000 dell’Ordine al merito della Repubblica italiana. Polia interverrà sabato 29 ottobre, giorno inaugurale della kermesse, per presentare il suo libro ‘Il cibo dei padri in Valnerina. Tradizioni alimentari nell’Umbria rurale’ (editore Il Formichiere, 2022). L’autore incontrerà il pubblico alle 15 ai giardini ‘Mario Magrelli’ dove verrà allestito il Padiglione dello zafferano. La presentazione del libro di Polia sarà uno degli appuntamenti che daranno il via alla quattro giorni della Mostra mercato dello zafferano di Cascia, fino a martedì 1 novembre.

La manifestazione verrà ufficialmente inaugurata alle 12 ma già dalla mattina saranno aperti i circa sessanta stand di specialità agroalimentari locali e nazionali. Al taglio del nastro interverranno, tra gli altri, Mario De Carolis, sindaco di Cascia, Roberto Morroni, assessore alle politiche agricole e agroalimentari della Regione Umbria, Stefania Proietti, presidente della Provincia di Perugia, e Pietro Bellini, presidente del Gal Valle Umbra e Sibillini. Durante l’evento previsti degustazioni di piatti allo zafferano, visite ai campi di zafferano, street food, spettacoli musicali, convegni tematici e show cooking.

“I libri dedicati all’alimentazione del ceto rurale – è scritto nella descrizione del volume di Polia – raccolgono soprattutto ricette, aneddoti e curiosità gastronomiche; questo libro affronta l’argomento dalla prospettiva antropologica indagando in modo speciale sul valore culturale del cibo e dell’alimentazione: la percezione della natura e degli elementi; il significato simbolico di vegetali e animali; l’intensa sacralità di alcuni alimenti quali il pane, il vino, l’olio; la relazione tra la scelta dei cibi e la celebrazione di eventi importanti del ciclo liturgico. Un aspetto importante riguarda la dimensione sociale: la condivisione del cibo negli eventi festivi religiosi e nelle occasioni significative del ciclo vitale: la nascita, il matrimonio, il lutto; le feste connesse al ciclo agricolo-pastorale: mietitura, trebbiatura, sgranatura del granturco, uccisione del maiale. All’ambito religioso appartiene il culto ai santi protettori del bestiame e dei prodotti della terra e la dimensione rituale che presiede alla preparazione di alcune ricette tradizionali. Con particolare attenzione è stata eseguita la ricerca storica delle lontane origini di molti costumi alimentari e aspetti rituali inerenti al cibo e alla preparazione degli alimenti”.

Nicola Torrini

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