Barbara Isidori

Una stagione calcistica è andata e un’altra comincia domani. Almeno sotto il profilo federale. Per questo oggi il presidente Damaschi oggi ha voluto fare il punto della situazione. Chiarire alcuni punti, parlare di mercato e presentare il nuovo socio, Gianni Moneti, che tanto ha fatto parlare di se nelle ultime settimane. “Noi in questi giorni stiamo programmando con attenzione quello che sarà il nostro futuro” ha detto il presidente perugino “Abbiamo chiuso nelle ultime due operazioni molto importanti di mercato come Margarita e Clemente e di tutto questo siamo molto soddisfatti”.

Così come ci si può ritenere contenti di avere in società un socio forte e motivato come Gianni Moneti che ha sposato la causa del Perugia con immensa passione. “Con Gianni ci siamo intesi molto bene anche perché ha dato fin da subito grande fiducia al nostro progetto” ha continuato il patron perugino.

Insomma per il momento il presidente potrà andare in vacanza tranquillo e sereno. “Abbiamo completato una stagione e ci stiamo preparando al meglio per la prossima. Abbiamo completato l’iscrizione con tutti i documenti e il deposito della fideiussione” ha commentato ancora il numero uno del Grifo “Per buona pace di tutti abbiamo anche fatto domanda per un eventuale ripescaggio in Prima Divisione. Al momento la domanda, secondo il regolamento federale, dovrebbe essere non ammissibile ma se è vero che ci sarà il terremoto noi ci siamo preparati”.

Ci sarà a quel punto sa capire che tipo di terremoto sarà. Si teme un’ecatombe di iscrizione e quindi la possibilità di npoter fare il doppio salto. “Se sarà possibile essere ripescati lo sapremo non prima della fine di luglio ma a quel punto dovremo capire quali saranno le condizioni. Non si può certo pensare di fare passi più lunghi della gamba o minare la solidità della società per salire di categoria. Noi comunque ci siamo cautelati. Abbiamo pronta anche la fideiussione necessaria per la Prima Divisione con scadenza al 30 luglio” ha detto Damaschi.

Attendere quindi sarà la parola d’ordine per i prossimi giorni. Intanto però c’è da finire di dare forma alla squadra che appare comunque già con una sua fisionomia. “Ci sono ancora alcune cose da sistemare soprattutto per quanto riguarda un centrale di difesa e gli esterni di centrocampo. Per la retroguardia ci serve qualcuno che sostituisca D’Ambrosio che non ha preferito non rinnovare. Per gli esterni abbiamo aperta la trattativa aperta per lo scambio Rampi-Moscati. Frediani? Ci siamo parlati e abbiamo trovato molti punti di incontro” ha precisato il presidente “Ci siamo presi qualche giorno di tempo per decidere in modo definitivo anche se credo ci saranno buoni margini perché resti”.

Per il resto molto probabilmente si opererà a ritiro in corsa. “Dobbiamo ancora decidere molte cose e vedere quello che succederà se così, come si dice, tante squadre non si iscriveranno. Per il momento possiamo essere sereni. Abbiamo da sistemare anche la questione di Amoruso. Con lui abbiamo parlato e ci ha spiegato che avrebbe voglia, pur non conoscendo la categoria, di mettersi a nostra disposizione. Vedremo come andrà su questo fronte. Altri rinnovi? Dobbiamo ancora parlare con Mocarelli che non è scontato che vada via. Corallo? Se resta Frediani è scontato che non possa rimanere anche perché sarebbe un delitto far stare questi giocatori in tribuna”.

Tanti nomi importanti per il Perugia anche questa stagione. Una garanzia di successo? “Con i soli nomi e cognomi non si va lontani. Per vincere serve quello che i giocatori hanno avuto lo scorso anno: attaccamento alla maglia, spessore morale e fame di risultati. Ecco quelli sono esempi da prendere per i nuovi”.

Tornando all’aspetto societario ieri ha avuto fine la questione Cherubini che ha deciso di restare a Foligno e rinunciare al progetto Perugia. “Eravamo molto vicini alla chiusura della trattativa ma evidentemente qualcosa non lo ha convinto del tutto” ha commentato il patron biancorosso “Certo è che il lavoro che abbiamo è tantissimo e dovremo capire se ridistribuirlo tra noi o comunque inserire nuove figure”.
 

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