Crediamo che con la festa di ieri sera, si sia, giustamente, chiuso un capitolo, quello della serie D del Perugia, triste ed entusiasmante al tempo stesso. L'aver dovuto affrontare, dopo tanti anni, un campionato dilettantistico, ci ricorda brutalmente cosa è capitato al Grifo in questi ultimi anni ed in particolare, nell'ultimo di serie C, sotto la scellerata presidenza di Covarelli.

Anni di scelte sfortunate, o del tutto inopportune: dalle battaglie di Gaucci al "Palazzo" o, se preferite, al "Potere del calcio", occulto o meno che sia, del quale qualche rappresentante è stato recentemente radiato, alle scelte poco brillanti della gestione Silvestrini, con acquisti poco incisivi o del tutto incomprensibili, per non dire nefasti, con promozioni sfumate sul fil di lana (vedi spareggio ad Ancona), con squadre affidate a tecnici non all'altezza di Perugia.

Infine il bagno "catartico" in serie D, per espiare colpe altrui. Ma toccato il fondo, il Perugia, rinato grazie alla passione e alla volontà di Damaschi e soci, è stato capace di dare ai sui tifosi tantissime soddisfazioni tali da ripagare, almeno in parte, l'amarezza provata. Un campionato entusiasmante che ha avuto come corollario anche la conquista della Coppa di Lega. Poteva anche concludersi con una ulteriore enorme gioia sportiva, ma così il destino non ha voluto. Un po' di sfortuna, molta imprecisione, oltre ad una buona dose di nervosismo, l'hanno fatta da padroni, negando al Grifo ed al Popolo Biancorosso, la possibilità di potersi fregiare, dopo il Perugia dei miracoli e quello dei record, di un altro anno da incorniciare.

Adesso il Perugia è cresciuto. Ha superato, da bravo studente e a pieni voti, gli esami di quella che una volta avremmo chiamata "V Elementare" (prima della famosa riforma epocale). Ora lo attende la Scuola Media (non si chiama più così nemmeno lei, purtroppo. Ndr) Chissà, forse, se confermerà di essere un bravo studente, potrà pensare di avviarsi al Liceo e magari, tra qualche anno lo troveremo all'Università, per conseguire una laurea di primo o secondo livello.

Cambia la scuola, cambiano i programmi e le materie. Ci si dovrà impegnare di più e tutti. Magari potrebbero arrivare, all'inizio, qualche brutto voto, ma se la stoffa non mente, il ragazzo si farà e darà grosse soddisfazioni ai suoi genitori e a tutti quelli che, volendogli bene, lo aiuteranno a crescere sano e robusto.

Un saluto.

www.ac-perugia.net MC
 

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