PERUGIA - In Umbria rimane grave il problema povertà. Per tante famiglie l'impoverimento e la mancanza di lavoro continuano ad essere "pressanti" in base ai dati che emergono dal terzo rapporto sulla povertà nell'Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, a cura dell'Osservatorio diocesano sulle povertà e l'inclusione sociale della Caritas diocesana.

"Non possiamo certo dire di essere fuori dalla crisi" hanno sottolineato mons. Saulo Scarabattoli, vicario episcopale della prima Zona pastorale, il diacono Giancarlo Pecetti, direttore della Caritas diocesana, e l'economista Pierluigi Maria Grasselli, direttore dell'Osservatorio, a Perugia durante la presentazione del rapporto 'Contrasto alla povertà. L'impegno della Caritas'.

In riferimento agli ultimi dati sulla povertà "relativa", che nel 2017 interessa in Italia il 12,3% delle famiglie residenti, in Umbria - è stato evidenziato - sale al 12,6% (di contro al 7,9% medio del Centro Italia) che risulta il valore più elevato delle regioni del centro-nord.
   

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