Il cardinale Bassetti torna a visitare le aziende: messa alla Centralcar
Incontro con le maestranze e la dirigenza della concessionaria perugina - “Tre sfide: uscire dalla pandemia; lavoro per tutti; attenzione particolare alle famiglie”
(AVInews) – Perugia, 19 mag. – Si è detto commosso il cardinale Gualtiero Bassetti quando nella mattinata di martedì 18 maggio ha varcato la soglia della concessionaria perugina Centralcar per questa sua prima visita a un’impresa dopo mesi di stop a causa dell’emergenza sanitaria. Incontrando le maestranze e la dirigenza dell’azienda, il cardinale ha voluto dare un “segnale di ripresa e speranza” ribadendo al contempo concetti a lui sempre cari, come quello della centralità del lavoro per l’uomo. “Il lavoro è vocazione e missione – ha detto Bassetti –. È un diritto universale e fonte di dignità. Rifiutare il lavoro a una persona significa mancare di rispetto alla sua dignità”.
Le sfide da affrontare per il cardinale. “Oggi abbiamo tre sfide enormi da affrontare – ha poi proseguito il cardinale –: uscire dalla pandemia, e con l’aiuto del signore e la buona volontà degli uomini ci stiamo riuscendo; la ripresa del lavoro, per tutti; un’attenzione e una cura particolare verso le famiglie perché sono soprattutto loro, e in particolare i ragazzi e i bambini, ad aver sofferto di più durante questo periodo. Bisogna veramente favorire una serena ripresa della normalità”.
“Momento di condivisione, umanità e preghiera”. Insieme alla visita allo stabile, Gualtiero Bassetti ha anche officiato una messa e benedetto la concessionaria. “Da anni – ha ricordato Luca Baroni, uno dei soci della Centralcar – organizziamo questo appuntamento e questo incontro con il cardinale. Si tratta di un bel segnale e di un momento di condivisione, umanità e preghiera in un luogo in cui trascorriamo gran parte della nostra giornata e, quindi, della nostra vita. È importante avere l’opportunità di poterci fermare per ritrovare il senso della vita e della fede. Quest’anno poi la benedizione è anche simbolo di speranza per noi e per tutto il mondo del lavoro. Dopo mesi di sofferenza e pandemia speriamo di poter ripartire”.
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