PERUGIA - “Il nostro mercato del lavoro è ancora caratterizzato da un basso tasso di inclusione, da inaccettabili squilibri territoriali e da una vasta presenza di lavoro sommerso. Il lavoro, come ha detto il cardinale Bassetti, deve essere al centro dell'azione della politica per i nostri giovani e per lo sviluppo dell'Italia”: è quanto hanno dichiarato il presidente dell'Ainc associazione italiana notai cattolici Roberto Cogliandro e il responsabile sociale Elisabetta Carbonari.

“Il lavoro nero e il lavoro illegale così come il lavoro sottopagato alle donne sono una drammatica piaga sociale. Purtroppo, spesso, è anche una risposta alla mancanza di lavoro: di ‘buon lavoro’. Ma affinché il termine ‘legalità’ non rimanga soltanto retorica occorre contrastare con tutti i mezzi necessari la criminalità organizzata e la corruzione e, oltre ad esse, le tante situazioni di lavoro nero che molto spesso diventano nuove forme di schiavitù”.

“Si tratta, ancor prima che di una questione economica, di promuovere la dignità della persona: una dignità che non può essere barattata, né messa da parte, ma che va promossa concretamente” ha concluso Elisabetta Carbonari responsabile sociale dell'Ainc.

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