L'ennesimo suicidio registrato purtroppo nel carcere di Terni, ribadisce la drammatica situazione denunciata dalle associazioni in merito al completo abbandono delle politiche di sostegno e di decompressione della situazione che i detenuti vivono nelle mura penitenziarie. Sovraffollamento carcerario, cancellazione del fondo per le politiche sociali, diminuzione delle risorse per il lavoro interno, carenza di personale di sicurezza e per il trattamento sociale e psicologico, sono tutti fattori che provocano una tensione altissima.

 

Il tempo scorre ma pochi sono i cambiamenti che intravvediamo. La Regione è ancora ferma nella individuazione del Garante Regionale dei diritti dei detenuti. L'ultimo decreto del governo sembra iniziare ad affrontare il tema carcere proponendo soluzioni utili ma che  ma sono ancora poca cosa.

 

E' necessario intervenire con provvedimenti sostanziali che puntino a depenalizzare tutti quei reati che non costituiscono allarme sociale e che dovrebbero vedere la detenzione carceraria come estrema ratio.

 

Per questo saremo in piazza della Repubblica nell'ambito delle giornate del volontariato organizzate dal Cesvol di Terni, con tutte le associazioni aderenti dal 27 al 29 Giugno. Facciamo un appello a tutte le persone sensibili perché vengano a firmare  su tre proposte di legge per la giustizia e per i diritti. Introduzione del reato di tortura nel codice penale, per la legalità ed il rispetto della Costituzione nelle carceri (Garante dei diritti dei detenuti, numero chiuso dei posti disponibili, abrogazione del reato di clandestinità, abrogazione legge Cirielli sulla recidiva), depenalizzazione dei reati legati al consumo di droghe.

 

 

Federica Porfidi

presidente Conferenza Regionale Volontariato Giustizia Umbria

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