A proporlo (uno dei 4 finanziati dall’Avviso Pubblico della Provincia di Perugia per interventi di inclusione sociale e lavorativa per persone svantaggiate), è un’Associazione Temporanea di Scopo costituita da En.A.I.P. Perugia (capofila), Lerica S.r.l., Ce.S.Vol. Perugia e Arci Ora d’aria.

PERUGIA – Lo sosteneva già Cesare Beccaria: la pena deve avere una funzione rieducativa. Su questo principio, teorizzato più di 200 anni fa e ancora straordinariamente attuale, si basa il progetto “Dai Paesi di domani”, rivolto ai detenuti, uomini e donne, della Casa Circondariale di Perugia e della Casa di Reclusione di Spoleto.

“Le rispettive amministrazioni penitenziarie - spiega Telesforo Camelia, coordinatore dell’iniziativa - hanno scommesso su lavoro e formazione per offrire ai detenuti una reale possibilità di riscatto”.

A proporre il progetto (uno dei 4 finanziati dall’Avviso Pubblico della Provincia di Perugia per interventi di inclusione sociale e lavorativa per persone svantaggiate), è un’Associazione Temporanea di Scopo costituita da En.A.I.P. Perugia (soggetto capofila), Lerica S.r.l., Ce.S.Vol. Perugia e Arci Ora d’aria. L’idea è di coinvolgere i detenuti in una serie di iniziative che puntano sulla rieducazione, cercando di offrire loro opportunità di reinserimento professionale attraverso un’adeguata formazione che sia spendibile anche all’esterno. In altre parole, si tratta di mettere a punto percorsi integrati di orientamento, counselling, formazione e attività laboratoriali riferiti a profili professionali particolarmente richiesti (addetto di cucina, vivaista, grafico editoriale, operatore informatico).

Concordata fra i soggetti proponenti e le direzioni degli Istituti penitenziari coinvolti e degli Uffici di Esecuzione Penale Esterna interessati, la progettazione esecutiva è stata preventivamente sottoposta all’assenso del Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per l’Umbria. Il progetto finanziato dalla Provincia di Perugia a valere sul POR 2007-2013 Regione Umbria, è stato elaborato sulla base delle competenze formative maturate da En.A.I.P. Perugia e da ARCI “Ora d’Aria” in anni di attività specifica svolta negli Istituti di reclusione nel territorio della Provincia di Perugia.

Oltre a prevedere un trasferimento di competenze, l’iniziativa mira a promuovere un’adeguata azione di sensibilizzazione del mercato del lavoro, non sempre disponibile a dare una seconda chance a chi ha sbagliato.

“Da anni – ricorda Lara Gentili, referente Cesvol per il Progetto –, il Centro Servizi per il Volontariato ha allacciato rapporti stabili con numerose organizzazioni che, a vario titolo, operano a favore di categorie svantaggiate, incluse le più importanti associazioni della Provincia attive nella Casa Circondariale di Perugia e del Carcere di Spoleto”.

“Ci impegneremo – conclude – per svolgere un ruolo di collegamento fra i soggetti attuatori dell’intervento formativo e i suoi destinatari finali. Ci occuperemo inoltre di diffondere i risultati del progetto attraverso la realizzazione di incontri e seminari, l’elaborazione di report e pubblicazioni e di sensibilizzare il contesto economico e sociale locale per favorire la piena inclusione nella società civile dei detenuti destinatari della formazione”.
 

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