PERUGIA - ''Carcere e diritti umani: istruzioni l'uso'' e' il titolo di un evento formativo organizzato dalla sezione umbra dell'Unione forense per la tutela dei diritti umani insieme alla Fondazione Forense di Perugia che si terra' domani all'hotel Gio' Jazz Area del capoluogo umbro.

L'incontro di studio e' dedicato alla formazione professionali degli avvocati, ma consente la partecipazione del pubblico interessato. Gli organizzatori hanno spiegato in una nota che la situazione delle carceri italiane preoccupa tutti: all'inizio dell'anno il ministro Angelino Alfano ha varato un ''piano carceri'', gli avvocati dell'Unione camere penali italiane hanno denunciato la gravita' della situazione nonche' l'esorbitante numero di suicidi dei detenuti. L'Unione forense invoca il rispetto dei diritti umani di chi e' privato della liberta' personale.

''Lo stato di detenzione, anche in esecuzione della pena inflitta - si legge ancora nel comunicato -, non puo' privare il soggetto delle garanzie dei diritti e delle liberta' definiti dalla Convenzione dei diritti umani''.

Al centro del dibattito di domani le situazioni degli istituti penitenziari, in particolare a Perugia grazie alla presenza del direttore dell'istituto Bernardina Di Mario; le condanne della Corte dei Diritti umani di Strasburgo, che considera ''trattamenti inumani e degradanti'' quelli dovuti al sovraffollamento, alla scarsa attenzione delle condizioni igieniche o alle cure mediche, argomento trattato da Antonietta Confalonieri, coordinatore della sezione umbra dell'Unione forense per i diritti dell'uomo; le preoccupazioni manifestate dal Comitato per la prevenzione della tortura verso l'Italia, ed in particolare al regime di detenzione differenziato riservato per legge ai condannati per reati particolarmente gravi (associazione a delinquere, abusi sessuali, altro), con il professor Carlo Fiorio.

 

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