PERUGIA - ''Nel carcere di Perugia la situazione e' drammatica, mancano trattamenti rieducativi per i detenuti che soffrono un forte disagio sociale'': lo ha detto il deputato Gianpiero Bocci (Pd) che stamani e' andato a Capanne per una visita istituzionale insieme al collega deputato Walter Verini.

A Capanne martedi' si era suicidato inalando gas un trentaseienne di Rieti, mentre ieri sera un tunisino di 24 anni aveva ingerito pezzi di lametta, senza conseguenze serie per la sua salute.

In una conferenza stampa successiva alla visita in carcere, Bocci ha parlato di ''sovraffollamento nelle celle'' e di ''grande professionalita' '' degli agenti penitenziari, ''sempre piu' anziani''.

I due deputati umbri hanno fornito numeri relativi alla situazione del carcere di Capanne, dove in 22 celle altrettanti detenuti dormono su un materasso di gommapiuma appoggiato a terra. Nel braccio maschile ci sono 50 reclusi in piu' (le piante organiche prevedono 406 detenuti, ce ne sono 455), al femminile sono in 83 quando il limite previsto e' di 59 (in due celle convivono 6 donne).

La meta' dei detenuti a Perugia sono ancora in attesa di giudizio, ''il 65 per cento - hanno osservato i due parlamentari - e' extracomunitario e soffre di problemi di tossicodipendenza''. Piu' in generale le piante organiche degli istituti di pena di Perugia, Terni, Orvieto e Spoleto, parlano di 700 detenuti - e' stato detto - ma ce ne sono 1.751, di cui 675 residenti in Umbria. ''Le condizioni igieniche di Capanne sono accettabili'', hanno sottolineato Bocci e Verini.
 

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