Capitale Verde d’Europa 2022, Perugia bocciata E’il fallimento certificato dell
PERUGIA - “Rammarica, ma non sorprende, l’esclusione di Perugia dalla corsa per il titolo di Capitale Verde d’Europa 2022 – così si legge in una nota inviata dal Gruppo del Partito Democratico al Comune di Perugia – Il titolo, finalizzato a valorizzare le realtà italiane ed europee che più e meglio di altre si sono impegnate sul fronte della green economy e delle politiche ambientali, non può che stridere con gli interventi di un’Amministrazione che finora hanno tradito soltanto disattenzione, inerzia ed incapacità”.
“Un’operazione velleitaria e improvvisata, dunque, quella della candidatura di Perugia, una carta guarda caso giocata in campagna elettorale dall’allora vicesindaco Urbano Barelli, con delega alle politiche ambientali, che ha cercato in extremis di recuperare terreno e nascondere le condizioni in cui aveva lasciata la città di Perugia dopo cinque anni di Giunta Romizi. Una città che continua a cementificare le sue periferie con varianti ad esclusivo uso dei grandi centri commerciali, a consumare suolo, ad aprire in modo indiscriminato al traffico privato, ad operare in modo disinvolto la deforestazione urbana”.
“Sono anni, infatti, che il centrosinistra a Palazzo dei Priori, ma anche cittadini ed associazioni sensibili a ciò che sta loro intorno, denuncia una sciatta disattenzione da parte dell’Amministrazione su queste tematiche: basti pensare alla riduzione della Ztl, al saldo negativo tra alberi tagliati e alberi ripiantati in città, alle politiche volte ad incentivare l’utilizzo dei mezzi privati rispetto ai mezzi pubblici, e al tentativo di svendita delle quote del minimetrò, unico mezzo alternativo nella nostra città”.
Chiosano i Consiglieri del PD: “Dietro alla candidatura di Perugia a Capitale Verde d’Europa, è mancata la visione di chi governa questa città, la capacità di gestire l’ordinario e dunque di pensare lo straordinario; dietro alla sua esclusione, c’è il fallimento certificato delle politiche ambientali dell’Amministrazione Romizi”.
La vicenda però non finisce qui, visto che l'assessore Numerini, che ha raccolto l'eredità dell'ex vice sindaco Barelli, non si arrende ed ha annunciato che ci riproverà gia dal prossimo anno, perché nessuno vince al primo tentativo e poi i nostri avversari erano forti.
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