PERUGIA - La recente riorganizzazione che ha investito l'Inps nelle sue articolazioni territoriali appare, a tutt'oggi, aver prodotto solo disagi e inefficienze per la cittadinanza: in Umbria e' eclatante la situazione che sta riguardando migliaia di invalidi civili, sottoposti ad un lungo e tortuoso iter per la fruizione della loro pensione".

E' quanto si legge nella lettera inviata dalla Fp-Cgil Umbria alla presidente della Regione, al sindaco di Perugia e al sindaco di Terni.

"Ad esempio, il percorso di revisione, scelto dall'Istituto per abbassare la media di fruizione delle pensioni di invalidita' - prosegue la lettera -, giudicata in Umbria troppo alta rispetto alla media nazionale, non rispetta le esigenze concrete ed immediate di questa particolare fascia di popolazione. Di fatto, tale scelta ha obbligato migliaia di invalidi in tutta l'Umbria (solo nel mese di marzo circa cento persone al giorno a Perugia e cinquanta a Terni) e le loro famiglie ad attese prolungate e a ripetute visite. Gli sportelli per le pensioni di invalidita' sono aperti nelle varie sedi della Regione con modalita' e orari differenti, peraltro poco pubblicizzati, creando ulteriori discriminazioni e disservizi. Grazie alle scelte nazionali dell'Inps, le risorse umane destinate a tale scopo sono assolutamente carenti. L'eliminazione di attivita' non istituzionali come la presentazione del mod. 730 per i pensionati, inoltre, senza alcuna informativa pubblica, riduce ulteriormente i servizi gratuiti offerti alla cittadinanza. Infine, l'obbligatorieta' della gestione on-line delle molteplici attivita' dell'Istituto, come quella delle colf e badanti o la trasmissione del modello Red e della dichiarazione del ricovero ospedaliero, pur rispondendo ad una naturale evoluzione tecnologica, comporta comunque un notevole disagio per la gran parte della popolazione "non informatizzata".

La Funzione pubblica regionale Cgil chiede quindi al governo regionale "massima attenzione sul funzionamento dell'Istituto che deve essere garante di diritti e di democrazia", la "creazione di uno stabile canale di comunicazione tra le istituzioni presenti sul territorio", il "sostegno al rafforzamento del ruolo centrale dell'Inps" e "la costruzione di un'alleanza politica per ottenere maggiori risorse economiche destinate al mantenimento dello stato sociale, che altrimenti gravera' inevitabilmente sugli enti locali, gia' colpiti dai tagli governativi".

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