PERUGIA – “Non sono state rilevate problematiche ambientali derivanti dagli allenamenti della nazionale italiana di canottaggio sul lago di Piediluco. La Regione ha monitorato la situazione e i risultati dicono che la situazione in cui versa l'avifauna è persino migliore di quanto ci si aspettava”: lo hanno riferito in audizione nella Terza commissione Francesco Grohmann e Maria Grazia Possenti del Servizio Foreste, Sistemi naturalistici e Faunistica della Regione Umbria, ascoltati insieme a Marco Fattore della Direzione urbanistica, edilizia e ambiente del Comune di Terni, per una valutazione di incidenza ambientale nel lago di Piediluco dell'attività di canottaggio, al fine di consentire la prosecuzione degli allenamenti della Nazionale Italiana di Canottaggio dopo varie proteste ed esposti da parte di associazioni che reclamano la tutela della fauna lacustre, audizione che era stata richiesta dal consigliere di Forza Italia Raffaele Nevi.

“Il lago di Piediluco – ha spiegato Grohmann – è zona di protezione speciale per l'avifauna  e sito di interesse comunitario riconosciuto dalla Commissione UE come zona di conservazione della biodiversità. In caso di problemi la Commissione chiede subito di conoscere i dati relativi all'avifauna e ciò è stato monitorato. Il numero degli uccelli è il dato principale per capire se qualcosa non va. I dati in nostro possesso confermano la presenza di tutto quello che ci deve essere e anche di qualcosa in più. Il problema è che le attività sportive di massima intensità si svolgono in primavera e a inizio estate, momento delicato per la conservazione della biodiversità perché l'avifauna si riproduce ed è necessario ridurre al minimo ogni forma di invadenza e di rumore. Per questo è stato effettuato un monitoraggio del rumore. In alcuni momenti il limite previsto dal regolamento comunale è stato superato, come da relazione dell'Università su incarico della Federazione di canottaggio. Il problema non è il megafono che usano i canottieri ma altre attività collaterali come premiazioni e manifestazioni dove si fa uso di amplificazione per la musica”. 

“Non c'è un superamento dei valori – ha detto  Fattore – anche in considerazione del fatto che la normativa dovrà essere adeguata al nuovo Piano di classificazione acustica del Comune di Terni. Il controllo effettuato da Arpa Umbria certifica il rispetto del limite assoluto diurno anche quando i canottieri utilizzano il megafono: 46,8 decibel senza e 46,6 decibel quando c'è il megafono, dati inferiori a ogni limite acustico previsto. Senza considerare che, rispetto alle norme regionali, c'è un decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri che prevede non si applichino dove si svolgono discipline sportive.  Pur non tenendo conto di questa legislazione favorevole, abbiamo voluto monitorare e non sono emersi problemi. Pretese situazioni di vulnerabilità devono essere ricondotte al rispetto della legislazione vigente. Il monitoraggio costante della Regione circa l'aspetto ornitologico ci dice che la situazione non solo non è compromessa ma è meglio di quello che ci si aspettava. Una folaga ha costruito il proprio nido sul barchino di un canottiere, anche questo dice qualcosa sulla sostenibilità di tali attività”.

Al termine dell'audizione, soddisfazione è stata espressa dal consigliere Nevi (FI) che l’aveva richiesta: “É stata importante perché adesso sappiamo che non ci sono problematiche ambientali causate dal canottaggio come qualcuno vorrebbe far credere a suon di esposti. In più abbiamo appreso che la normativa initoraggicidente sul lago di Piediluco, molto restrittiva, verrà adeguata dal Comune di Terni. Il mono fatto dalla Regione ci dice che la situazione è addirittura migliore di come ci si aspettava quindi speriamo con questo di aver chiuso una vicenda che rischiava di mettere in dubbio la presenza della nazionale italiana di canottaggio”. 

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