La Camusso e lo sciopero che non s'ha da fare
La Camusso ormai non perde occasione per annunciare grandi mobilitazioni. Su redditi e lavoro serve «subito una piattaforma di obiettivi raggiungibili», chiede la leader della Cgil e annuncia una «grande» iniziativa di mobilitazione da tenersi ad ottobre. E «se nella legge di stabilità non ci saranno risposte positive su redditi e lavoro» in campo lo sciopero generale. Cioè, per capirci, non lancia lo sciopero generale, ma solo una "grande" iniziativa di mobilitazione. Lo sciopero generale solo se non ci saranno risposte dal governo. Un ritornello sentito e risentito da mesi a questa parte. E intanto il governo va avanti con le sue bestialità contro lavoratori e cittadini. Ha fatto la riforma delle pensioni, quella del mercato del lavoro. Ha fatto la spending review, ha messo l'imu sulla prima casa... Che altro deve fare? O meglio, chi ha fatto queste cose perché mai all'improvviso dovrebbe fare il contrario sostenendo lavoro e redditi? Il sospetto è che la Camusso non voglia disturbare troppo il governo, sostenuto principalmente dal Pd, perché altrimenti Bersani storce il naso. Insomma, il segretario del Pd, alle prese con il suo progetto di conquista del Paese, le avrà detto: "Susa', questo sciopero non s'ha da fare!" e lei gli avrà risposto: "In effetti, non sa d'affare... elettorale". Sempre pronti e contenti di essere smentiti... ma subito.
Fonte: controlacrisi.org
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