"No profit on pandemic", ovvero, nessun profitto sulla pandemia: la campagna europea per il diritto alla cura, che chiede la sospensione dei brevetti sui vaccini, farà tappa domani, sabato 29 maggio, anche in Umbria in occasione della giornata di mobilitazione europea. 
Nella nostra regione saranno due le iniziative di raccolta firme promosse da Cgil Cisl e Uil, una nel territorio di Perugia, presso il mercato di Pian di Massiano dalle ore 9.00 alle ore 13.00, e l’altra a Terni presso i Campacci (ingresso Cascata delle Marmore, belvedere superiore) dalle ore 10.00 alle ore 12.00.
Le richieste avanzate dalle associazioni promotrici sono in sintesi:
SALUTE PER TUTTI: Abbiamo tutti diritto alla salute. In una pandemia, la ricerca e le tecnologie dovrebbero essere condivise ampiamente, velocemente, in tutto il mondo. Un’azienda privata non dovrebbe avere il potere di decidere chi ha accesso a cure o vaccini e a quale prezzo. I brevetti forniscono ad una singola azienda il controllo monopolistico sui prodotti farmaceutici essenziali. Questo limita la loro disponibilità e aumenta il loro costo per chi ne ha bisogno.
TRASPARENZA ADESSO: I dati sui costi di produzione, i contributi pubblici e l’efficacia e la sicurezza dei vaccini e dei medicinali dovrebbero essere pubblici. I contratti tra autorità pubbliche e aziende farmaceutiche devono essere resi pubblici.
DENARO PUBBLICO, CONTROLLO PUBBLICO: I contribuenti hanno pagato per la ricerca e lo sviluppo di vaccini e trattamenti. Ciò che è stato pagato dalla gente dovrebbe rimanere nelle mani delle persone. Non possiamo permettere alle grandi aziende farmaceutiche di privatizzare tecnologie sanitarie cruciali che sono state sviluppate con risorse pubbliche.
NESSUN PROFITTO SULLA PANDEMIA: Le grandi aziende farmaceutiche non dovrebbero trarre profitto da questa pandemia a scapito della salute delle persone. Una minaccia collettiva richiede solidarietà, non profitto privato. I fondi pubblici dovrebbero sempre essere accompagnati da garanzie di disponibilità e convenienza. Non si dovrebbe permettere a Big Pharma di saccheggiare i sistemi di sicurezza sociale.
 

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