PERUGIA – “Sono molto preoccupata per ciò che sta avvenendo nel nostro Paese dove, in nome della austerità, si è di fatto azzerato ogni impegno dello Stato per ciò che riguarda le politiche sociali e, dunque, della possibilità di realizzare azioni concrete per la tutela dell’infanzia”. Lo ha detto la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, portando il saluto della Giunta regionale all’iniziativa di presentazione della campagna “A mani ferme. Per dire no alle punizioni fisiche contro i bambini”, lanciata dalla sezione italiana di “Save the Children”, svoltasi a Perugia, nel salone d’Onore di Palazzo Donini.

“In Italia va assolutamente recuperata la cultura della programmazione delle politiche sociali che ha consentito negli ultimi decenni al nostro paese di elevare molto sia la qualità della rete dei servizi, che delle capacità professionali degli operatori e, dunque, della condizione stessa del bambino”.

Facendo riferimento agli episodi tragici di violenza nei confronti dei minori registrati di recente anche in Umbria “che ci hanno sconvolti”, la presidente Marini ha sottolineato come sia necessaria “una profonda riflessione anche nella nostra regione rispetto all’incisività e validità delle politiche di tutela dell’infanzia e dei minori in genere per una messa a punto delle stesse, al fine di elevare ulteriormente la capacità della nostra rete di poter meglio agire”.

La presidente Marini ha quindi citato il progetto della Regione Umbria denominato “P.I.U.M.A (Progetto Integrato Unità Multidisciplinare Abuso), “un’esperienza pilota per il trattamento dei minori vittime di abuso e sfruttamento sessuale che propone il superamento degli steccati tra le istituzioni attraverso un lavoro comune per difendere con  in modo efficace e in tempi rapidi i minori”.

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