VISSO (Macerata) -  Il 30 ottobre e il 5 novembre si svolgerà nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini il decimo censimento autunnale del camoscio appenninico, sottospecie endemica dell’Appennino centrale che in passato, per ben due volte, ha rischiato l’estinzione. Ai primi del ‘900 e durante la Seconda Guerra Mondiale solo trenta erano gli esemplari individuati nell’area. Oggi il rischio è stato scongiurato, ma il camoscio appenninico è ancora considerato una specie vulnerabile.

Questo ungulato è stato reintrodotto all'interno del Parco nel 2008 con una trentina di esemplari che, provenienti dai Parchi Nazionali d’Abruzzo, della Maiella e del Gran Sasso, si sono stanziati nella zona del massiccio del Monte Bove. Dal 2009 in avanti, nell’ambito della Direttiva "biodiversità" del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, un censimento annuale diviso in due fasi, una estiva ed una autunnale, ha permesso di monitorare lo sviluppo di questa specie.

Se lo scorso luglio, come ogni estate, l’attenzione si era concentrata sui nuovi nati, ad oggi il focus si sposterà sui maschi adulti che, lontani dal branco, in questo periodo avvicinano le femmine in vista dell’accoppiamento che avviene orientativamente nel mese di novembre.

Sono circa 180 gli esemplari che ci si attende di censire. L’operazione verrà effettuata con l’ausilio di volontari che coadiuveranno il personale del Parco. Il censimento si svolgerà al mattino, a partire dell’alba, attraverso un sistema di campionamento che prevede 18 transetti. Ognuna delle due sessioni di censimento verrà preceduta da un incontro preparatorio che si terrà nei pomeriggi di martedì 29 ottobre e lunedì 4 novembre presso la sede del Parco a Visso. Per aderire al censimento e partecipare in qualità di volontari è possibile inviare la propria candidatura entro il 25 ottobre, compilando l’apposito modulo reperibile all’interno del sito www.sibillini.net ed inviandolo a censimento.camoscio@sibillini.net.

 

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