ROMA - "Al pari di quello che fece Francesco d'Assisi, se anche noi, se anche i deputati e i senatori, si abbracciassero anche loro qualche lebbroso, cioe' qualche realta' vera, purulenta, pure faticosa, ce ne sono tantissime, secondo me cambierebbero anche le agende politiche". E' l'esortazione rivolta oggi da mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, alla classe politica, durante l'incontro celebrativo alla Camera per i 75 anni di San Francesco patrono d'Italia.

"Io ho l'impressione che San Francesco abbia da dire molto a noi non perche' abbia da indicarci delle ricette economiche, ma soprattutto da consegnarci una ricetta di umanesimo pieno, di umanesimo riuscito veramente", ha detto mons. Galantino a margine dell'incontro, cui hanno partecipato anche la presidente della Camera Laura Boldrini e il custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti. "Guardando ad alcuni tratti della vita di Francesco - ha proseguito -, questo suo essere un uomo aperto, un uomo inclusivo, un uomo riuscito, penso che venga richiamato ciascuno di noi a chiedersi veramente se sta facendo di se' un uomo serio, un uomo coerente, o se sta facendo di se' un uomo che vende chiacchiere".  

"Quest'uomo - ha aggiunto il numero due della Cei -, a partire dal contato del lebbroso, che puo' essere la cifra di lettura di tutte le poverta' di oggi, cambia addirittura la sua agenda personale. E questo potrebbe anche dire a noi, che ci troviamo in un posto in cui la politica vive e serve: al pari di quello che fece Francesco, se anche noi, se anche i deputati e i senatori si abbracciassero anche loro qualche lebbroso, cioe' qualche realta' vera, purulenta, pure faticosa, ce ne sono tantissime, secondo me cambierebbero anche le agende politiche".

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