PERUGIA - Donne lavoratrici con gravidanze a rischio: cambiano le modalità per la domanda per l'astensione dal lavoro. Dal 1 aprile, infatti, la competenza in materia è esclusivamente assegnata alle Aziende sanitarie, mentre in precedenza la gestione delle domande spettava alla Direzione territoriale del lavoro.

Le donne che intendono inoltrare domanda per ottenere l'interdizione dal lavoro, in caso di gravi complicanze dovute alla gravidanza, o di persistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza stessa - riferisce una nota della Ausl 2 - dovranno rivolgere la domanda esclusivamente alla Uos di medicina legale dell'Azienda sanitaria n.2 di Perugia (via dei Filosofi n.9), la quale provvederà agli accertamenti tecnici e all'emissione del provvedimento d'interdizione.

La necessaria documentazione (certificazione specialistica ginecologica, copia della ecografia morfologica più recente, autocertificazione con i dati contrattuali dell'avente diretto) potrà essere prodotta presentando la modulistica di merito, alla segreteria della Uos di medicina legale per accesso diretto, senza prenotazione, dalle ore 8.30 alle ore 12.30, dal lunedì al sabato, oppure per posta. Una volta verificate le effettive condizioni di salute della donna incinta e la validità della documentazione presentata, l'Azienda sanitaria n.2 di Perugia inoltrerà all'Inps, al datore di lavoro ed alla lavoratrice, il decreto d'interdizione dall'attività lavorativa.

Nulla, invece, cambia, per le donne in gravidanza che svolgono mansioni di lavoro rischiose e che quindi presentano domanda di astensione. L'apposita modulistica è pubblicata sul sito dell'Azienda sanitaria http://www.ausl2.umbria.it nella sezione Ausl2 Informa oppure nella sezione Prestazioni e istanze.
 

Condividi