Le prossime elezioni politiche saranno un momento costituente per la ricostruzione del nostro paese: dalla nuova legislatura – se ci impegneremo tutti – può nascere un’Italia più civile, più onesta, più giusta. Che sostiene il pubblico e non il privato, rifiuta la guerra, combatte davvero la corruzione e l’evasione.
Ad aprire questa porta verso il futuro saranno i cittadini e le cittadine: non le banche, non i poteri forti, non le cancellerie europee.
Nelle ultime settimane si è andata formando, per molti versi in modo spontaneo e fuori dagli apparati dei partiti, un’area civica e politica che si ispira alla pagina più bella della storia italiana recente: quella dei referendum vittoriosi sull’acqua, sul nucleare e sul legittimo impedimento; quella dei nuovi sindaci che hanno vinto a sorpresa in tanti comuni piccoli e grandi.

Quest’area civica e politica, che viene oggi chiamata arancione, si è presentata il 1° e il 12 dicembre a Roma, con le assemblee di Cambiare si può e del Movimento Arancione. Ma sta già attraendo decine di migliaia di semplici cittadini così come di attivisti di associazioni, movimenti, sindacati, ma anche militanti di base ed elettori di partiti già esistenti come Sinistra Ecologia e Libertà, Partito democratico, Italia dei Valori, Federazione della sinistra, Verdi, Radicali e altri ancora.?Per questo chiediamo che ci si organizzi rapidamente in un unico progetto di unione civica arancione in vista delle elezioni del 2013.
Per questo chiediamo un atto di grande generosità e di altruismo da parte dei vertici dei partiti più vicini a questo progetto – Italia dei Valori e Rifondazione in testa – perché rinuncino al nome e al simbolo così come alla spartizione delle liste arancioni.?Per questo chiediamo un atto di grande responsabilità ad Antonio Ingroia, a Luigi De Magistris e ai promotori di Cambiare si può perché si impegnino in prima persona e insieme nella definizione dell’unione civica arancione e nella creazione di un comitato elettorale di garanzia per arrivare alle liste delle candidature e dare il via alla campagna elettorale.

Il tempo è poco, bisogna fare presto!

 

CLAUDIA ADAMI
ISSI ADEMI
ANDREA BAGNI
OLIVIERO BEHA
GIULIANA BELTRAME
VALERIANO CAPPELLO
ALESSANDRO CAPRICCIOLI
CHIARA CANDELA
DANIELA CARAMEL
EGIDIO CASATI
FABRIZIO CATTARUZZA
MICHELE CAVALIERE
SALVO CENTAMORE
GABRIELE CIAPPARELLA
ADRIANO COLAFRANCESCO
BARBARA COLLEVECCHIO
FRANCESCO COLONNA
CRISTINA CUCCINIELLO
EMMANUELE CURTI
MINO DENTIZZI
ARTURO DI CORINTO
FEDERICO DI FAZIO
LUCA D’INNOCENTI
VALENTINA FEULA
JULIA FILINGERI
FRANCESCA FORNARIO
ALESSANDRO GILIOLI
MAURIZIO GIUDICE
CHIARA GIUNTI
PATRIZIA GRANDICELLI
MARCELLO GUERRA
ALEXANDER HILAL BERAKI
ANDREA LECCESE
LOREDANA LIPPERINI
BRUNELLA LOTTERO
MASSIMO MALERBA
FRANZ MANNINO
FIORELLA MANNOIA
MARCELLA MARRARO
GIANFRANCO MASCIA
TERESA MASCIOPINTO
ANTONELLA MONASTRA
CATIA NAFISSI
LUCA NIVARRA
MASO NOTARIANNI
ALDO NOVE
PIERGIORGIO ODIFREDDI
MONI OVADIA
LUIGI PANDOLFI
FRANCESCO PAPETTI
DANIELA PASSER
PIIERGIORGIO PATERLINI
ITALO PATTARINI
VERONICA PASSARO
MATTEO PUCCIARELLI
MARCO QUARANTA
MASSIMO ROSSI
GABRIELLA ROSSI CRESPI
GIACOMO RUSSO SPENA
VALERIA SANFILIPPO
LUCA SAPPINO
ANTONIO SCIOTTO
GUIDO SCORZA

 

Fonte: rifondazione.it

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