Nell’ultima di campionato il Foligno ce l’ha fatta a svolgere al meglio il compito che la sorte gli aveva assegnato: quello di conquistare almeno i playout. Un traguardo minimale, come si vede, ma fondamentale, perché c’era il rischio concreto della retrocessione diretta in seconda divisione nel caso di una sconfitta sul campo di una Cavese al pari dei bianco azzurri si giocava oggi le ultima residue speranze di farcela a rimandare almeno la condanna che invece è arrivata inesorabile e definitiva. Il pareggio per 2-2 ha assegnato questa chance ai Falchetti che saranno chiamati adesso a vedersela il 23 prossimo con la Ternana, in un derby delle disperazione, del fuori o dentro perché decreterà comunque la retrocessione di una delle due umbre, mentre l’altra dovrà vedersela poi con la vincente dell’altro scontro salvezza fra Cosenza e Viareggio.

E sì, perché dalle Fere è venuto oggi un messaggio davvero sconfortante, avendo ceduto il passo al Liberati ad un Andria (2-3 il risultato finale) che ha guadagnato la permanenza in prima divisione in campo esterno, dovendo quindi affrontare, oltre ad un’avversaria che si riteneva fortemente motivata a farcela, anche un ambiente sicuramente ostile. Un messaggio sconfortante perché i rossoverdi hanno ceduto l’intera posta sul finale di partita, mandando un pessimo segnale ai loro sostenitori sul piano della determinazione, considerato che a pochi minuti dal termine conducevano i giochi per 2-1 e parevano quindi avviati ad una comoda salvezza.

Nell’altro girone il Gubbio ha anch’esso chiuso con una sconfitta la lunga cavalcata che ha portato i rossoblù in serie B. Un Gubbio, evidentemente poco motivato ha ceduto per 2-1 a Salerno, al cospetto di una squadra che doveva assicurarsi i punti necessari per guadagnare i playoff e perciò più disposta a sacrificarsi.

Anche se, per la verità, un pareggio sarebbe stato ugualmente sufficiente ai campani per raggiungere la meta. Va considerato, però, che i tre punti avrebbero matematicamente evitato loro, in caso di vittoria del Verona, lo scontro al primo turno con il Sorrento, seconda forza del campionato; Sorrento che, avendo anch’esso più nulla da chiedere dal campionato, ha ceduto il passo alla Cremonese che è uscita vincente dal terreno di gioco dei campani per 2-3.

Un solo rimpianto: nel giorno della Festa dei Ceri, un risultato positivo per gli uomini di Torrente, che sono comunque da elogiare per lo splendido traguardo raggiunto, sarebbe stato più in sintonia.
 

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