Calano le vendite, spesa alimentare più cara del 5%
di Angelo Garofalo*
PERUGIA - Crollano dell’1,3% le vendite al dettaglio, a pagare dazio sono soprattutto gli alimentari.
La causa è nel caro carburanti, che ha spinto la spesa alimentare verso l’alto, con rincari del 5% rispetto al 2011. per far fronte alle difficoltà, i consumatori scelgono sempre di più di produrre in proprio, con l’orto fai-da-te, o acquistano i prodotti in gruppi organizzati.
“Non ci sorprende il calo delle vendite, il costo della spesa alimentare è salito in media del 5%, per un aggravio di spesa pari a 350 euro l’anno per famiglia, i rialzi sono la conseguenza dei terrificanti aumenti dei carburanti, la benzina in un anno è salita del 17%, il gasolio del 25%. Gli aumenti in questo settore spingono verso l’alto i prezzi dei prodotti trasporti, proprio come gli alimentari. Per ovviare alle obiettive difficoltà i consumatori si stanno organizzando.
Sono in aumento del 20% i cittadini Umbri che coltivano un orto fai-da-te, per risparmiare su frutta e verdura e difendersi dalle speculazioni, mentre sono cresciuti del 10% gli acquisti di gruppo, soprattutto per quanto riguarda la carne e il pesce, risparmiando fino a 250-300 euro l’anno. Unica conseguenza positiva è il calo del 6% degli sprechi alimentari in Umbria. I consumatori sono sempre più attenti e moderati nell’acquisto e nel consumo, ormai sprecare è sinonimo di lusso”.
*Presidente Adoc Umbria
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