Cala il lavoro alla Smmt di Spoleto, Uil Umbria: intervenga il Comune
Lo stabilimento dell’Agenzia industrie difesa svolge lavori quali distruzioni munizioni obsolete - Il segretario Brauzzi: “Occupazione ridotta da 200 a 120 unità di cui parte in somministrazione”
(AVInews) – Spoleto, 10 mag. – “Lo stabilimento Smmt di Baiano di Spoleto, che rientra nelle unità produttive dell’Agenzia industrie difesa (Aid) ed è noto per la specificità delle lavorazioni che vengono effettuate – quali ad esempio la distruzione di munizioni obsolete e la produzione di giubbotti antiproiettile – soffre nell’ultimo periodo di una grave carenza occupazionale”. La denuncia arriva dal segretario regionale della Uil Umbria Nicola Brauzzi che prosegue: “Nel sito in questione attualmente sono occupate circa 120 persone di cui una parte composta da lavoratori in somministrazione. Questo a fronte di una possibilità da pianta organica di oltre 200 unità. È necessario che il sindaco e l’Amministrazione comunale tutta facciano sentire forte la loro voce per valorizzare lo stabilimento, per fare chiarezza sul futuro di questa unità produttiva strategica e dei lavoratori impiegati. Solo con un confronto costruttivo con i vertici del Ministero della Difesa e dell’Agenzia industrie difesa sarà possibile garantire al sito di Baiano la certezza delle nuove importanti commesse previste e, quindi, la stabilizzazione dei lavoratori attualmente in somministrazione e la creazione di ulteriori posti di lavori”.
“Non possiamo più permetterci di perdere occupazione in questo territorio – conclude Brauzzi –. Dobbiamo fare il possibile per creare lavoro a Spoleto e nel sito di Baiano, che sottolineo è noto per le sue specificità. Il rischio è di disperdere in altri siti italiani dell’Aid i posti di lavoro in questione. Lo Spoletino è un territorio fortemente depresso dal punto di vista occupazione e negli ultimi anni ha visto la cessazione delle sue industrie più rappresentative che davano lavoro a parte della popolazione residente. Facciamo di tutto per evitare che i giovani del territorio siano costretti a lasciare Spoleto in cerca di un’occupazione e per ricreare un tessuto economico che permetta alle generazioni future di programmare qui la loro vita. È ora che l’Amministrazione comunale metta in campo tutte le azioni di sua competenza per salvaguardare questa struttura strategica per il territorio”.
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