di Nicola Capizzi

Correva l'anno 1863, quando Quintino Sella passava alla storia dell'alpinismo italiano per essere stato a capo della prima spedizione italiana che raggiunse la vetta del Monviso, insieme ai fratelli Paolo e Giacinto di Saint-Robert. Sella, oltre che alpinista anche politico, economista e scienziato, decide di dar vita nello stesso anno a Torino ad una associazione che potesse riunire sotto un'unica casa tutti gli alpinisti italiani. Il progetto assume concretezza con la fondazione del Centro Alpino Italiano.

L'idea di diffondere la cultura alpina italiana e di radunare le altre realtà di gruppi che condividevano la stessa passione per “l'andar per monti” piace molto. Iniziano a nascere sezioni del Cai (Centro Alpino Italiano, ndr) un po' ovunque nella allora neonata Italia. Fra le prime a vedere la luce va annoverata quella di Perugia fondata nel 1875 dallo studioso Giuseppe Bellucci, stretto amico di Quintino Sella. Tale sezione prenderà poi il nome del suo ideatore.

Sono passati 150 anni da quando Quintino Sella ha dato i natali alla sua creazione e tutte le sezioni dello Stivale si stanno adoperando per le le celebrazioni dovute. Quella di Perugia, in particolare, ha organizzato una serie di incontri ed eventi che si svolgeranno tra il 5 e il 14 aprile.

Per l'occasione, abbiamo incontrato il segretario del Cai Perugia Nicola Biancucci che ci ha illustrato le iniziative previste per il centocinquantesimo anniversario e ci ha spiegato quali sono le attività dell'alpinismo umbro.

“Per le celebrazioni dei 150 anni di vita del Cai abbiamo organizzato una mostra alla Sala Cannoniera della Rocca Paolina che riprende materiali tecnici e documenti storici, come immagini e video, che raccontano la storia del Cai, in special modo la sezione di Perugia. Non mancheranno una serie di incontri che avranno luogo tra la Rocca Paolina, la Sala dei Notari, il Museo Archeologico di Perugia e il Teatro Morlacchi e che racconteranno delle attività dei vari gruppi dedicati alla speleologia, allo scii nelle sue diverse discipline, all'arrampicata, all'alpinismo, al mountain bike”.

La sezione Giuseppe Bellucci si distingue per il ragguardevole numero di iscritti che sfiora gli 800 e costituisce un “gruppo molto variegato per età anagrafica che va dagli over 60, ossia il gruppo Seniores che è il più attivo e che organizza escursioni anche due volte a settimana, al gruppo Alpinismo Giovanile che è costituito per l'appunto dai più giovani”.

Oltre alle varie iniziative legate al divertimento come le piccole escursioni “vengono anche erogati servizi quali ad esempio il soccorso alpino o come accade in Umbria quello della sentieristica. Grazie ad un accordo con la Regione Umbria le diverse sezioni dal Cai hanno preso in gestione tutto il lavoro che riguarda la sentieristica, quindi dalla segnatura dei sentieri, alla manutenzione, alle tracce Gps molto utili per fini turistici o semplicemente per un escursionismo sicuro”.

La sezione perugina del Cai è molto operosa, tanto da arrivare ad oltre 200 eventi realizzati in un anno tra i quali spicca “Perugia sotterranea. È stata una delle iniziative che ha riscosso più successo anche se abbiamo fatto uno sforzo organizzativo enorme, siamo andati oltre le 200 partecipazioni in una sola giornata. I visitatori sono rimasti molto incuriositi dal visitare i cunicoli che si trovano nel sottosuolo del centro di Perugia e che un tempo rappresentavano l'acquedotto”.

I festeggiamenti termineranno con una cena molto particolare, con un “menu ripescato dal dodicesimo congresso Cai che si è tenuto a Perugia nel 1879 a soli 4 anni dalla fondazione della sezione. Fu un evento straordinario, basti pensare al fatto che il numero dei delegati provenienti da tutta Italia superava quello dei posti letto disponibili in città. A quei tempi i posti letto erano infatti circa un centinaio e molti delegati furono così ospitati nelle case private”. Chi fosse interessato agli eventi organizzati in questi giorni dalla sezione Cai Giuseppe Bellucci di Perugia può scaricare il programma dal sito www.caiperugia.it.

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