“Bene la proroga degli Ambiti territoriali di caccia (Atc) al 31 Maggio 2013 se, come ribadito in Commissione, il Consiglio regionale prevederà una riduzione di almeno il 30 per cento degli emolumenti spettanti ai presidenti che si aggirano attorno ai 30mila euro lordi”. Così il consigliere regionale Andrea Smacchi che rimarca come “in questo momento si è ritenuto di dare continuità ad organi che garantiscono il regolare funzionamento degli Atc, che svolgono importanti funzioni delegate, assumendo una decisione da considerare del tutto eccezionale. È per questo motivo – fa sapere - che ho proposto una forte riduzione dei compensi spettanti ai presidenti e la presentazione di uno specifico emendamento che il Consiglio regionale dovrà approvare possibilmente all’unanimità. Mi preme ricordare - continua -, che del milione di euro erogato complessivamente, circa 500mila se ne vanno solo per il funzionamento e che i presidenti degli Atc percepiscono circa 30mila euro lordi, mentre i singoli consiglieri circa 30 euro a seduta, una differenza macroscopica che merita un provvedimento”.

 

Per Smacchi, “in questa fase transitoria così complessa e, per certi versi, istituzionalmente confusa, nella quale ancora non si riesce a delineare con chiarezza i futuri ruoli delle Province era, da un lato, indispensabile garantire la continuazione delle funzioni degli Atc e dall’altro cercare di ridurre al minimo il carico sulla fiscalità generale e qualificare maggiormente la spesa. Ora – spiega l'esponente del Pd - si dovrà portare avanti, nel più breve tempo possibile, la riforma che riordina gli Ambiti territoriali di caccia da tutti considerata indispensabile. Il presidente della Commissione Buconi, dopo aver ascoltato i pareri favorevoli dei colleghi di maggioranza, si è fatto garante della presentazione dell’emendamento direttamente in Aula. Credo - conclude Smacchi -, che le decisioni assunte dalla Commissione siano le più sagge e lungimiranti che si potessero prendere in questo momento, visto che vanno incontro alla maggior parte delle richieste delle associazioni di categoria chiamate in audizione”.

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