Gianluca Pozzi

PERUGIA - Calendario venatorio dell'Umbria per il 2011-2012: la situazione resta instabile. Audizione in Regione con le due Province, le associazioni venatorie, e l'assessore Cecchini. Quest'ultima carica il fucile delle parole a pallettoni quando si accorge che le associazioni stanno facendo qualche passo in dietro dopo che lei aveva costruito un calendario venatorio che cercasse di accontentare gran parte dei vertici delle lobby della caccia. "Ma allora avete cambiato idea rispetto alla consulta...ditelo se è così": spara la Cecchini. Gli altri timidamente - Federcaccia ed Enal Caccia in prima linea - dicono "ni" senza ammettere che molti dei loro tesserati avevano ribadito la loro contrarietà a quel calendario che ha annullato la preapertura e che di fatto non permette di cacciare - con l'apertura ufficiale il 18 - la selvaggina migrante che di solito passa in Umbria la prima decade di settembre. 

La Cecchini spara anche sulle posizioni della Provincia di Terni: "avete cambiato idea?". L'assessore risponde: "Vorremmo un calendario più simile alle altre regioni .....per un questione di mobilità dei cacciatori". Anche la Provincia di Perugia è contraria al nuovo calendario venatorio. LIberacaccia ne pensa tutto il male possibile. Morale: si torna a trattare le dovute modifiche, dopo i troppo passi indietro. 

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