Il Gruppo dell'Italia dei Valori della Regione dell'Umbria in questi giorni ha seguito con attenzione le vicende del calendario venatorio umbro e ha cercato di capire le ragioni del malcontento sull'apertura unica a tutte le specie (cinghiali compresi).

Su questo punto specifico la posizione dell 'Idv regionale e provinciale è chiara e netta: sarebbe un atto di buon senso spostare la caccia al cinghiale, come da circa venti anni è stato fatto, nelle date canoniche, e cioè apertura al cinghiale la prima domenica di ottobre per la provincia di Perugia e alla prima settimana di novembre per il Ternano, che ha problemi diversi dal capoluogo.

Questa posizione non vuol dare ragione né a chi sostiene questa apertura generale né a chi la osteggia. A noi preme solo ricordare che, aprendo il 18 settembre la caccia a tutte le specie (sono circa 33 mila i cacciatori che in quel giorno saranno presenti, autorizzati a sparare al cinghiale anche in forma singola) ed essendo i cinghiali soliti dormire ovunque, dai campi di granturco, a quelli di tabacco o vicino i corsi d'acqua, si alza pericolosamente la possibilità di gravi e fatali incidenti.

L'Italia dei Valori regionale lavora per raggiungere questi obiettivi e lancia un appello a tutti i cacciatori perché, in una ritrovata unità, possano evitare incidenti che funestino irreparabilmente l'apertura della caccia.

Gruppo Idv regionale
Paolo Brutti

 

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