Burri ospite d’onore a Spoleto: lo spazio centrale di Palazzo Collicola Arti visive, presti-giosa istituzione cittadina dedicata all’arte italiana nella seconda metà del Novecento, ospiterà sette grandi cellotex durante il Festival dei Due Mondi.

“Costruire il Centro di arte contemporanea significa anche costruire contatti con le città umbre su cui si artico-lerà, Città di Castello dunque ma anche Foligno, Terni e Spoleto” dichiara il sindaco tifernate Luciano Bacchetta nel dare notizia dell’esposizione, che sarà inaugurata, come evento speciale del Festival, domenica 29 giugno alle 10.00, alla presenza del sindaco Daniele Benedetti “che ha fortemente voluto questo primo interessante raccordo su un evento di grande qualità artistica, perché chiunque oggi si occupi di arte contemporanea non può non relazionarsi con il suo fondatore - prosegue il sindaco - e con l’eredità culturale e materiale che ha affidato alla sua terra d’origine”.

Le opere in cellotex sono particolarmente rappresentative della cifra di Burri perché questo materiale viene utilizzato subito dopo i primi dipinti a strutturazione astratta, e, come ha ricordato più volte il critico d’arte Bruno Corà, rimarrà uno dei suoi prediletti, rivelandosi nelle opere della maturità.

“Auspico - aggiunge Bacchetta - che l’occasione preluda a spazi di progettualità futuri nel nome di Burri e della sua produzione in campo scenotecnico, un filone, all’oggi poco indagato e poco esposto, ma particolarmente legato ai nuclei tematici di Spoleto Festival. Se un Centro di arte contemporanea per definizione deve vivere di contami-nazioni, la presenza di Burri a Spoleto rappresenta un felice episodio di promozione su una platea internazionale, rispondente, nelle soluzioni artistiche adottate e nello spirito più generale, all’impegno che sul fronte, meno visibile, delle procedure, stiamo portando avanti con l’insediamento dell’Associazione Palazzo Vitelli e la nomina, imminente, delle cariche di vertice. L’uno e altro sono complementari al progetto regionale di cui Città di Castello sarà protagonista e alla specificità che la sede tifernate dovrà rivestire nel cir-cuito dell’arte contemporanea in Umbria".
 

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