Il capogruppo regionale Psi, Massimo Buconi, ha presentato una mozione che impegna la Giunta a promuovere azioni utili affinché “si possano affermare nell’ambito delle politiche dell'Unione Europea i Contratti di gestione territoriali, i quali permettano di cambiare decisamente le modalità di governo delle 'frequenti calamità naturali', passando da una gestione delle emergenze ad una gestione innovativa e preventiva del territorio con una partecipazione pro-attiva e dal 'basso verso l'alto' dei soggetti che vi operano”. Nel documento si prevede quindi “l'assegnazione di finanziamenti diretti alle aziende agricole aderenti ai Contratti di gestione territoriali, stabilendo anche l'uso della leva fiscale tramite l'esenzione dell'IMU”. La mozione propone infine che l'Esecutivo si impegni a “sostenere, in collaborazione con l'Università degli Studi di Perugia, la International Summer School ed il Corso di Gestione e Promozione Sostenibile del Territorio”.

La mozione, spiega Buconi, nasce dal verificare “l'enorme difficoltà con la quale lo Stato italiano non dà mai esempi illuminanti di capacità di pronta reazione all'emergenza, e di capacità di prevenire”. Secondo l'esponente del Psi la capacità di reazione della gente di fronte alle calamità è rilevante ed è “spesso inimmaginabile”, a dimostrazione che “ci sono abilità a saper gestire le emergenze, e capacità di fare prevenzione e azione di presidio pro-attivo sul territorio”. A tutto questo si aggiunge, a giudizio dell'esponente del Psi, la difficoltà sempre crescente della pubblica amministrazione, stante la crisi finanziaria, di attivare politiche di intervento dirette ed efficaci. È tempo allora – spiega Buconi -  “di spostare l'attenzione e le modalità di gestione del territorio sulla capacità di autogestione delle comunità locali”. 

Gli strumenti per fare ciò  potrebbero essere quelli della programmazione partecipata, attraverso i CONTRATTI DI GESTIONE fra il pubblico ed il privato per la gestione preventiva del territorio, quale contributo autonomo in termini di 'buone pratiche' dei singoli Stati e Regioni alla realizzazione della Programmazione comunitaria 2014-2020”. I Contratti di gestione nascono quindi con gli obiettivi di “far diventare ogni operatore sul territorio un potenziale gestore attivo, in via preventiva, del territorio stesso che, con partecipata sussidiarietà, può alleggerire l'Ente pubblico da oneri enormi.

In sostanza all'agricoltore o all'operatore in ambiente rurale ed urbano che compia azioni concordate sul territorio, utili al perseguimento di una corretta gestione preventiva, l’Ente pubblico (Stato, Regione, Provincia, Comune, Consorzio, Comunità) riconosce un quid (pagamento diretto o detassazione) a ettaro. In questa ottica acquista forza la richiesta di ESENZIONE IMU PER LE IMPRESE AGRICOLE. L'approccio alla gestione territoriale non sarà quindi settoriale e parziale ma sistemico, e i Contratti di gestione territoriale costituiranno il Contratto-Programma generale di difesa di un territorio locale e comunitario all'interno del quale i vari aspetti (fiumi, laghi, paesaggi, boschi) possono e debbono trovare collocazione”.

Nella mozione Buconi ritiene, infine, “molto apprezzabile ed utile che la Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Perugia - Unità di ricerca di Economia Applicata, di cui è coordinatore Adriano Ciani, abbia fondato come Unità di Ricerca e Dipartimento nel 2011 la International Summer School in Gestione e Promozione Sostenibile del Territorio-SiS-GPS-T-SMP-T.fwww.gpst-smpt.org. Ed è sicuramente da sostenere il Corso (che si profila come Altra attività formativa a scelta dello studente) con il titolo ‘Gestione e Promozione Sostenibile del Territorio’”.

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