PERUGIA - “I preoccupanti dati del rapporto annuale 'l'Italia del riciclo' elaborato da Fise Unire sul massiccio conferimento di rifiuti nelle discariche umbre avallano un nostro timore, e cioè che una parte della raccolta differenziata finisce comunque in discarica”. Paolo Brutti, consigliere regionale dell'Italia dei Valori, dice la sua sul “botta e risposta tra l'assessore Rometti e l'associazione ambientalista, che colloca l'Umbria al terzo posto nella classifica delle regioni del centro nord meno virtuose con un 63 per cento, inferiore solo al 79 per cento della Liguria e al 74 per cento del Lazio”.

“Rometti – evidenzia Brutti - ha ragione nel computare i rifiuti delle acciaierie ternane, che appesantiscono il dato umbro, ma dovrebbe ammettere che si potrebbe fare molto di più rispetto agli scarti delle attività di costruzione degli edifici e delle strade, tutto materiale che andrebbe recuperato e che invece finisce in gran parte in discarica”.

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