“Il gasdotto è figlio di un'operazione speculativa ad altissimo rischio, ambientale ed economico. Come se ciò non bastasse, il drastico calo di consumi dovuti alla crisi rende questa soluzione economicamente fallimentare”. Una bocciatura senza mezzi termini, quella di Paolo Brutti, responsabile Ambiente dell'Italia dei Valori, intervenuto in qualità di consigliere regionale nel dibattito sull'opportunità di permettere il transito del gasdotto Brindisi-Minerbio lungo l'appennino umbro.

 

“Dietro questa operazione c'è uno specifico disegno del ministro Passera che poco ha a che fare con gli oggettivi bisogni del nostro Paese ma che ha espliciti fini speculativi: il ministro banchiere – sostiene Brutti –, intende trasformare l'Italia in un grande stoccatore di metano che acquista in estate, quando il prezzo è basso, e rivende in inverno, giocando sulla plusvalenza. Peccato che nel frattempo i consumi siano drasticamente calati - nota Brutti -, che il costo della struttura ricadrà nella bolletta e che non esista alcuna certezza, una volta ripianati i conti, di un effettivo ritorno economico, essendo il gas una fonte non certo innovativa”.

 

“Inutile - conclude Brutti – specificare l'impatto devastante sul territorio, per giunta di natura sismica, in una Regione di fatto deindustrializzata che ha nel paesaggio e nell'ambiente una delle poche risorse ancora spendibili”.

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