Aveva detto che difficilmente avrebbe potuto dare il suo sostegno ad Antonio Ingroia, pochi giorni fa. Al tempo stesso, però, s'era riservato di decidere solo dopo aver visionato le liste. E ora la risposta definitiva di Salvatore Borsellino, è un appoggio a “Rivoluzione Civile”.
Una decisione soppesata attentamente, ricca di pro e contro, che non esclude qualche critica, specialmente riguardo i nominativi presenti in lista: “Non c'è un solo nome, uno solo, di quei giovani delle Agende Rosse che avevano con tanto entusiasmo risposto al suo appello di stargli vicino (ad Ingroia, ndr) anche in questa nuova e più difficile fase del suo percorso sulla via della Verità e della Giustizia, quello in cui ha dovuto spogliarsi della sua toga.”, ha comunicato Borsellino, “Ed è ingeneroso e falso dire che quei giovani non ci sono perchè hanno rifiutato un posto in lista non ritenuto adeguato, perchè io di nomi ne avevo fatti tanti, perchè erano stati in tanti ad offrirsi, e tanti di loro mi avevano detto che a loro bastava soltanto essere nella lista della stessa persona della quale erano andato tante volte a invocare il nome sotto le finestre della Procura di Palermo”.

“Eppure”, sottolinea ancora “non posso neanche dimenticare con quale entusiasmo avevo letto e con quale entusiasmo avevo aderito all'appello di Antonio Ingroia, non posso dimenticare i 10 punti del suo programma con i quali sono in totale sintonia.” Soprattutto “Non posso dimenticare che Antonio Ingroia ha rischiato la vita e continua a rischiarla per avere pervicacemente cercato la Verità sulle stragi del '92 e del '93. Non posso dimenticare che contro di lui si sono alleati quei poteri forti che da quelle stragi hanno tratto profitto e che la Verità vogliono continuare a tenere occultata. Non posso dimenticare che una mia pretesa dissociazione da Antonio Ingroia, senza neppure esserci realmente mai stata, è stata utilizzata per attaccare me, attaccare lui e attaccare i giovani del mio movimento. Non posso accettarlo e sono disposto per questo anche a dimenticare il brutto episodio di una mia pretesa candidatura, mai avanzata e sempre rigettata con forza e per la quale ho invece, e a lungo, dovuto reclamare una smentita.”
“E' vero, questa prima fase del progetto di Antonio Ingroia ritengo sia sta condotta nel peggiore dei modi,” ha dunque concluso l'attivista, “la scelta dei compagni di viaggio non è stata quella che avrei voluto, è assolutamente mancato, nella gestione delle candidature, il contatto umano. Ma il progetto di Antonio Ingroia ha ancora tanta strada da fare e io non voglio e non posso fargli mancare il mio appoggio.”

tratto da articolotre.com

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