CITTA’ DI CASTELLO - Circa mille persone hanno partecipato alla fiaccolata, indetta dagli studenti di Città di Castello, in segno di solidarietà e vicinanza con le vittime dell’attentato di Brindisi.

Il corteo si è mosso da Piazza Garibaldi, aperto dallo striscione sostenuto dai bambini del Secondo circolo didattico, dalle autorità e dai ragazzi di tutti gli istituti superiori che hanno organizzato la manifestazione con il supporto dell’Amministrazione comunale.

“Volevamo dare un segnale forte all’opinione pubblica dopo l’attacco che la scuola come istituzione e come simbolo ha ricevuto da una mano che ancora non è stata identificata” dicono gli studenti a margine dell’iniziativa “Ma non importa quale motivazione abbia spinto a compiere un gesto che poteva trasformarsi in una strage: noi, popolo della scuola, respingiamo l’idea che studiare sia un mestiere pericoloso e che la società non possa ormai più garantire questo diritto ai suoi figli. Abbiamo chiamato a raccolta tutta la città, che ha risposto, dandoci una grande dimostrazione di sostegno. La grande adesione dei giovani è inoltre una risposta a chi ci accusa di essere disinteressati o passivi rispetto a quanto accade intorno a noi e a quanto è accaduto alla vittima dei fatti di Brindisi, Melissa, che stasera ricordiamo con commozione”.

Il serpentone ha risalito via Gramsci fino a Corso Vittorio Emanuele, attraversando Piazza Matteotti per giungere al punto finale della marcia, il palazzo del Comune, davanti al quale, atteso dal Gonfalone, il corteo ha occupato la piazza. Dopo aver osservato un minuto di silenzio, i ragazzi hanno letto una poesia e un breve discorso sulle motivazioni che hanno guidato la fiaccolata e su ciò che si aspettano per il loro futuro. Quindi è intervenuto l’assessore provinciale Stefano Feligioni, che ha parlato di “un importante momento di senso civico e coscienza morale, a cui ci ha richiamato il protagonismo dei ragazzi. Oggi non c’è posto migliore di questa piazza per sentirsi italiani degni del proprio paese”.

Anche il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani, in rappresentanza dell’assemblea di Palazzo Cesaroni si è associato allo spirito della fiaccolata “ricordando come sia dovere delle istituzioni tutelare i luoghi preposti alla crescita del paese, gli spazi dove costruiamo il futuro. Chi vuole distruggerlo, deve essere punito. L’iniziativa presa dagli studenti è inoltre una prova di come i giovani rivendichino il proprio ruolo in questa società”.

Il vicesindaco Michele Bettarelli ha sottolineato “la grande partecipazione ad un evento che ha toccato tutti noi nel profondo e che merita una corale dichiarazione di condanna” mentre l’assessore alle Politiche scolastiche Mauro Alcherigi ha precisato come “l’idea sia nata dai ragazzi e sposata con entusiasmo dall’Amministrazione, perché quando le forze vive della società si muovono per una nobile causa, le istituzioni non possono non seguirle”.

Infine il sindaco tifernate Luciano Bacchetta ha avuto parole di apprezzamento per i giovani “che spesso consideriamo superficiali o avulsi dalle grandi questioni perché il loro approccio al mondo, la loro visione è molto differente da quella della nostra generazione. Tuttavia, la fiaccolata, dalla sorprendente partecipazione, significa che ci sono molti modi per parlare alla coscienza collettiva quando, come in questo caso, la difesa della scuola e del futuro sono punti fermi, su cui nessuno è disposto a cedere”.

La fiaccolata si è conclusa con l’Inno di Mameli.
 

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