Biotestamento/ Si moltiplicano i registri in Italia. La Chiesa Valdese aderisce
Un'iniziativa unica, e finora isolata, nel panorama dei gruppi religiosi in Italia quella dei valdesi, visto che la Chiesa cattolica si e' sempre schierata contro, mentre le comunita' ebraica e islamica, pur avendo analizzato la questione al loro interno, non hanno preso alcuna iniziativa in tal senso.
(di Adele Lapertosa) (ANSA) - ROMA - Nell'attesa che Montecitorio riprenda a febbraio l'esame del disegno di legge sul testamento biologico, c'e' una parte della societa' civile che si sta adoperando per manifestare le proprie volonta' e assicurarsi che siano rispettate. Come gli oltre 70 comuni che hanno allestito dei registri dove raccogliere i testamenti biologici, e le decisioni di alcuni tribunali, come quello di Firenze, che hanno detto si' all'uso dell'amministratore di sostegno per far rispettare le proprie volonta' in caso di incapacita'. E la Chiesa Valdese, che sta allestendo registri per la raccolta dei biotestamenti, unica comunita' religiosa in Italia a fare una cosa simile.
Dopo le chiese di Milano, Torino, Napoli e Trieste, che nell'ultimo anno hanno aperto i loro registri, cui si sono affidate anche tante persone laiche, ora e' la volta della Chiesa Valdese di Roma. A partire da mercoledi' 26 gennaio, ogni mercoledi' dalle 18, presso la Chiesa Valdese di Piazza Cavour, sara' aperto al pubblico uno sportello, dove si potranno depositare le proprie direttive anticipate di trattamento.
Un'iniziativa unica, e finora isolata, nel panorama dei gruppi religiosi in Italia quella dei valdesi, visto che la Chiesa cattolica si e' sempre schierata contro, mentre la comunita' ebraica e islamica, pur avendo analizzato la questione al loro interno, non hanno preso alcuna iniziativa in tal senso.
''Il diritto alla vita comprende anche il diritto a gestire con autonomia e razionalita' la malattia e le ultime fasi della propria esistenza - spiega la Chiesa Valdese di piazza Cavour in una nota - Le direttive anticipate di trattamento sanitario sono un atto di responsabilita' che da' dignita' all'uomo ed eliminano a priori possibili conflitti tra i medici , con i medici e i familiari. Si tratta di un gesto che rientra pienamente nella liberta' del cristiano, addirittura un dovere nei confronti della propria vita e della societa'''.
Nel biotestamento che si potra' depositare presso il loro sportello, si indicheranno dettagliatamente le cure alle quali si intende o non si intende sottostare nel caso di relativa o totale non coscienza, e anche il proprio fiduciario, che rappresentera' ai medici le volonta' del malato.
''Il testamento biologico - spiega Anne Marie Dupre', presidente del Concistoro della chiesa di piazza Cavour - e' un atto di amore e una risposta evangelica alla dignita' della vita, oltre ad essere una testimonianza di laicita' in una fase della nostra storia in cui le religioni aspirano al controllo totale dell'uomo''.
Favorevoli all'iniziativa anche i radicali che hanno gia' raccolto circa 3 mila dichiarazioni di volonta' e che stanno organizzando un evento per riunire tutti i comuni italiani che hanno organizzato registri per il biotestamento nonostante la circolare dei ministri della Salute, del Welfare e degli Interni che li dichiarano illegittimi.
''L'iniziativa valdese - ha detto Marco Cappato segretario dell'associazione Luca Coscioni - aiutera' a far capire alle persone che non esiste alcune vuoto legislativo da colmare''.
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